martedì 23 marzo 2021

Casa editrice: Edizione e/o

Genere: Narrtiva Fantasy 

Pubblicazione: Novembre 2020

Pagine: 300

Voto: 


Fra la vita e la morte esiste una biblioteca.

Quando Nora Seed fa il suo ingresso nella Biblioteca di mezzanotte, le viene offerta l’occasione di rimediare agli errori commessi. Fino a quel momento, la sua vita è stata un susseguirsi di infelicità e scelte sbagliate. Le sembra di aver deluso le aspettative di tutti, comprese le proprie. Ma le cose stanno per cambiare.

Come sarebbe andata la vita di Nora se avesse preso decisioni diverse? I libri sugli scaffali della Biblioteca di mezzanotte hanno il potere di mostrarglielo, proiettando Nora in una versione alternativa della realtà. Insieme all’aiuto di una vecchia amica, può finalmente cancellare ogni suo singolo rimpianto, nel tentativo di costruire la vita perfetta che ha sempre desiderato. Ma le cose non vanno sempre secondo i piani, e presto le sue nuove scelte metteranno in pericolo la sua incolumità e quella della biblioteca.

Prima che scada il tempo, Nora deve trovare una risposta alla domanda di tutte le domande: come si può vivere al meglio la propria vita? 



Buongiorno lettori, oggi vi parlo di un libro che è entrato nella mia wishlist appena annunciata la traduzione, ovvero la biblioteca di mezzanotte di Matt Haig. 

Matt Haig è uno scrittore che adoro, del tipo leggerei tutto quello che scrive, però devo ammettere che questo non è stato il suo libro migliore. 

Forse spinta dal tanto parlare di questo libro e mi aspettavo un capolavoro, ma l’ho trovato un libro nella media e nulla di più. 


Abbiamo la storia di Nora, una ragazza poco più che trentenne, che dopo l’ennesima giornata no decide di farla finita, ma invece di morire subito verrà catapultata nella biblioteca di mezzanotte dove avrà la possibilità di rivivere le sue svariate vite. 

La storia è molto carina, tutti in un momento della vita ci siamo chiesti e se invece di questo sceglievo quello, cosa sarebbe cambiato? Se proseguo l’università? se abbandonavo? Se inseguivo il mio sogno? 

Ecco a Nora viene data la possibilità di vivere molto vite, le sue vite, cambiando ogni sua decisione, ma non sempre quello che immaginiamo è quello che si trasforma in realtà. La realtà può essere diversa, ci sorprende, ci mette davanti imprevisti. 


Uno dei punti a sfavore del libro è il suo non avere colpi di scena e ad un certo punto essere abbastanza ripetitivo. Ad un certo punto diventa quasi meccanico, lei entra in una vita, il lettore capisce subito che qualcosa non va, lei torna alla biblioteca. 

Un punto a favore sono le tematiche, Nora all'inizio ha paura di vivere, mentre pian piano attraversando vite, e concetti, arriverà ad avere paura di morire. 

In questo libro si affrontano tematiche importanti, la depressione, i disturbi mentali ed il suicidio. 

Queste argoemntaziobi molto pesanti, a mio parere sono trattate in un modo soddisfacente, non troppo pesante ma neanche troppo banale. 

Lo stile dell’autore è perfetto, scorrevole ed evocativo. 


Consiglio questo libro un pò a tutti, perchè tutti noi ci siamo sentiti un pò come Nora, almeno in una giornata, avverto però che è un libro abbastanza piatto e lineare senza nessun grande colpo di scena.



Recensione: L'arte di restare a galla di Valentina Ferrari

Casa editrice: Mondadori

Genere: Narrativa

Pubblicazione: Febbraio 2021

Pagine: 180

Voto:

 

Amelia è stata una bambina studiosa e responsabile, poi un'adolescente studiosa e responsabile e oggi è una quasi trentenne delusa e responsabile. Tra sette giorni compie trent'anni e la sua nuova occupazione preferita è stilare liste dei suoi fallimenti. L'ultima è venuta più lunga del previsto: abita nella cantina dei suoi genitori, per mantenersi scrive articoli di tendenza per una rivista hipster, ma siccome è sottopagata deve anche portare a spasso il cane della vicina tre volte al giorno e fare la cameriera in un pub del centro pieno di adolescenti ubriachi. È circondata da amici che si sposano, accendono mutui e mettono al mondo figli, mentre lei è confusa e incapace di dare una direzione alla sua vita, di distinguere i suoi desideri dalle pressioni della società.

E come se tutto questo non fosse abbastanza, il direttore della rivista ha deciso di metterla alla prova, chiedendole di scrivere un assurdo pezzo sulla storia vera di trentamila paperelle di plastica finite in mezzo all'oceano dopo un incidente navale. La consegna naturalmente è fissata tra sette giorni.Parte così il conto alla rovescia: Amelia ha sette giorni per scrivere l'articolo più cool della sua carriera ed evitare di essere licenziata, sette giorni per cercare di capire se è ancora innamorata - e di chi - e cosa vuole veramente dalla vita: meglio continuare ad annaspare o tuffarsi e lasciarsi trasportare dalla corrente?




Buongiorno a tutti lettori, oggi vi parlerò di un libro che non mi ha convinto, uno di quei libri che dalla trama promette bene, ma una volta letto resti con  l’amaro in bocca. 

Innanzi tutto ringrazio la Mondadori per la copia digitale del romanzo. 


Amelia, la nostra protagonista, arrivata alla soglia dei trent’anni vede la sua vita ad un punto morto; il fidanzato che si ostina a scrivere solo poesie non trovando un lavoro economicamente più stabile, le amiche che si sposano o fanno figli, tre lavori contemporanei per portare a casa qualche soldo, ed infine il capo della rivista in cui lavora le assegna un articolo che proprio non riesce a scrivere. Da qui Amelia inizia a rendersi conto che la vita non era quella che aveva sperato per lei, capisce che qualcosa deve cambiare. 

Devo ammettere che il mio grande problema con il libro è proprio la protagonista e la sua storia. Lei la trovo immatura, noiosa e in certe situazioni molto arrogante. é invidiosa delle amiche, e quando loro le dicono che per anni loro sono state invidiose perchè lei era “la ragazza che vogliono tutti “, ma che è tutto superato e voglio solo il suo bene, lei che fa le insulta!! Che maturita! Trovo che se ha trent'anni le tue amiche da una vita di dicono che una volta erano invidiose e nonostante tutto sono sempre lì, per dare conforto, non è proprio il caso di insultarle. 

Le assegnano un articolo, queste famose paperelle disperse in mare, e al posto di pensare, fare ricerche o capire come scrivere lei se ne lamenta con tutti quelli che conosce. 


Quando ho iniziato il libro mi aspettavo la storia di una ragazza sui trent'anni alla ricerca di se stessa, della sua identità non ancora trovata. Invece qui mi sono trovata una ragazza che capisce che nella sua vita c’è qualcosa che non va, ma non fa nulla per cambiare. Ci sono i suoi amici del parco, quattro anziani che conosce portando a spasso i cani della vicina, che le danno sempre consigli, ma lei di sua iniziativa non fa nulla se non lamentarsi! 

Cosa che invece non mi è piaciuta dello stile di scrittura sono stati i tanti, troppi, dialoghi in dialetto romano. Io adoro quando si parla in dialetto, ma devo ammettere che qui sono un pò troppe le parti in dialetto. Per il resto il libro non è scritto male, lo stile è fluido e scorrevole.

All’interno del libro troviamo una storia d’amore molto prevedibile e che si vede arrivare come un razzo. sapete che non sono un'amante delle storie d’amore e quindi non mi ha detto nulla la parte romantica del libro.


in conclusione questo non è un libro che consiglio a tutti, se volte una storia leggera senza troppe pretese fa per voi, altrimenti potreste restare delusi come  è successo a me.