martedì 28 agosto 2018

Recensione: Diabolic di S. J. Kincaid


Casa editrice: Mondadori
Genere: Fantascienza  
Pubblicazione: 30 maggio 2017
Pagine: 360
Voto:


Un diabolic non conosce la pietà.
Un diabolic è potente.
Un diabolic ha un solo compito: proteggere la persona per la quale è stato creato. E per farlo è disposto a tutto.Per Nemesis questa persona è Sidonia, unica erede del senatore von Impyrean, noto in tutta la galassia per i suoi contrasti con l'Imperatore. Anche se sono cresciute insieme, l'una accanto all'altra, il loro non è un rapporto tra pari. Nemesis, se necessario, darebbe la vita per Sidonia. E non esiterebbe a eliminare chiunque ne mettesse in pericolo la sicurezza. Sidonia, infatti, è tutto il suo universo. Senza di lei, la diabolic non avrebbe ragione di esistere.Perciò quando l'Imperatore della galassia, uomo crudele e assetato di potere, convoca Sidonia a corte con l'intento di prenderla in ostaggio e colpire così il padre ribelle, a Nemesis non resta che una soluzione per proteggerla: sostituirsi a lei e partire alla volta del palazzo imperiale.Una volta lì, mentre l'incombere della ribellione inizia a far tremare l'Impero, Nemesis si ritrova catapultata in un mondo di individui ambigui e corrotti, e scopre così in sé un'umanità ben più profonda di quella trovata tra i cosiddetti esseri umani. Ciò che ancora non sa è che proprio questa potrebbe essere la chiave per salvare se stessa e forse anche l'Impero...

Buongiorno amici lettori 😊
Oggi vi parlo di un libro che era da tanto tempo nella mia lista, ma per svariati motivi, non è mai stato letto. Ora grazie al gruppo di lettura creato da Valery sono riuscita a leggere questo libro.
Il libro in questione è Diabolic, e devo dire che è stato uno di quei libri che appena finito mi sembrava fantastico, ma pensandoci bene presenta alcune lacune.
Partiamo un po' dalla trama dove abbiamo la nostra protagonista Nemesis che è una diabolic, (un essere con una forma umana, ma una forza ed una potenza sovrannaturali). La padrona di Nemesis è Sidonia figlia di un senatore molto noto in tutta la galassia. La nostra Diabolic per la sua padrona farebbe di tutto! La sua missione nella vita è far si che Sidonia sia al sicuro, insomma proteggerla da qualunque tipo di pericolo. Così quando la figlia del senatore viene convocata a corte dall’imperatore Nemesis andrà al suo posto così da proteggere Sidonia. Una volta arrivata a corte scoprirà che il piano dell’imperatore non era di uccidere Sidonia, ma ormai Nemesis è li e per non far saltare il piano di copertura dovrà continuare a impersonare una Senatrice.
Questo è il primo romanzo di una serie, ma a parere mio, era un bel libro da autoconclusivo. Ci sono parecchie lacune nel libro, che non so se verranno spiegate in seguito, oppure se non troveranno mai risposta. La più grande mancanza, che all’inizio non facilita di certo il racconto, è il fatto che non viene descritto come nasce un Diabolic. Non capisco se sono creati oppure se sono bambini veri modificati geneticamente. Nemesis come tutti i diabolic non è umana e non può provare sentimenti. Lei ci viene descritta cosi, ma io la vedo molto più umana di tanti esseri umani!

Parliamo un attimo del rapporto Nemesis-Sidonia che per me è assolutamente bocciato! Lo trovo morboso, da entrambe le parti, e abbastanza forzato.  Nemesis pensa di non poter più vivere senza Sidonia (anche perché è stata creata per questo) ma si accorgerà che riesce a sopravvivere lo stesso, e in un certo modo, a sentirsi più libera. Mentre Sidonia è morbosamente attaccata alla Diabolic, non la lascia vivere. Durante la permanenza a corte la nostra protagonista farà una bella conoscenza, Tyrus. Personaggio che ho amato, ha molte sfaccettature è certe volte non capisci se stia manipolando o se fa sul serio.
Passiamo all’imperatore che è solo una pedina del vero cattivo del romanzo Cynia, madre dell’imperatore. Di lei non vi posso dire molto, tranne che è cattiva.
La cosa che ho apprezzato molto è il Word bulding. Ambientazioni bellissime. Abbiamo pianeti, stelle universo, astronavi. Devo dire che e descrizioni mi faceva voglia di immergermi nell’universo. Cioè che bello sarebbe abitare su una stella??!!
Insomma, di certo è un buon libro, ma con qualche lacuna. Spero che il secondo volume sia degno che non allunghi il brodo. Perché come ho detto prima era un bellissimo autoconclusivo. 

lunedì 20 agosto 2018

L'oroscopo dei libri - Leone 2018 - The hunger games di Suzanne Collins

Carissimi lettori, oggi vi presentiamo un nuovo segno zodiacale per la nostra rubrica “L’oroscopo dei libri”! Quest’oggi tocca al maestoso segno del leone!
Un segno caldo, solare, il segno della piena estate!
Quello del leone è un segno di fuoco, di forza e vitalità.
Le persone nate sotto questo segno sono estroverse, vitali, dei veri leader! Carismatiche e dal carattere forte, vivono la vita come se fosse una caccia, una continua lotta per la sopravvivenza. I nati sotto il segno del leone sono persone fedeli, che amano la propria famiglia e le tradizioni. Persone passionali ed orgogliose! Hanno carattere forte, potente, un pochettino vanitose ma non guasta! Insomma, il leone non è chiamato il re della foresta per niente! E’ un animale con fascino ed eleganza, il più maestoso tra gli animali!
La nostra Sara è proprio del segno del leone e si rispecchia in molte delle sue caratteristiche! È forte e carismatica, ma cosa ve lo dico a fare, le conoscete le sue bellissime recensioni, sempre intense e piene di carattere!!
 
Alla nostra Sara l’onore di scegliere il libro per questa rubrica! A lei sono subito venuti in mente i libri perfetti per rappresentare questo segno, quella della trilogia di “The hunger games”! Il primo libro di questa saga è uscito il 20 agosto 2009 edito da Mondadori ed è “The hunger games” appunto, seguito da “La ragazza di fuoco” e da “Il canto della rivolta”. Sono romanzi fantascientifici distopici per ragazzi.
 

Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.

 



Katniss è la perfetta rappresentazione del segno del leone! È una ragazza forte e carismatica, che ha dovuto lottare fin da piccola per la sopravvivenza della propria famiglia, soprattutto per aiutare e garantire il benessere della sua sorellina, la persona più importante nella sua vita, per cui farebbe di tutto. Cacciatrice provetta, nessuna preda sfugge al suo arco! Una vera leonessa! Ama passare il suo tempo immersa nel verde intenso delle foreste, tra la natura così pura ed incontaminata dal male che aleggia su Capital City e che infesta tutti i distretti. Affronterà gli hunger games, e più di una volta, con forza e coraggio, senza lasciarsi scoraggiare dalle mille avversità che le si presentano davanti.
Il leone è il segno del fuoco per eccellenza, e lei è chiamata la ragazza di fuoco, bellissima nei vestiti infuocati che il suo stilista Cinna disegna per lei.   
Se non li avete ancora letti ve li consigliamo assolutamente, anche i film non sono male ma i libri conquistano di più! Quindi... felici hunger games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore!


martedì 14 agosto 2018

Recensione: Shark il primo squalo di Steve Alten


Casa editrice: Mondadori
Genere: Avventura 
Pubblicazione: 24 luglio 2018
Pagine: 315
Voto:

Jonas Taylor è un pilota di sommergibili militari, il migliore nel suo campo. La sua missione è quella di immergersi nella Fossa delle Marianne, uno dei luoghi più profondi e misteriosi del Pacifico, ed esplorarla. Ed è qui, a undici chilometri di profondità, che Jonas si trova faccia a faccia con il più terribile predatore degli abissi: il Carcharodon megalodon. Un mostro lungo diciotto metri considerato il cugino preistorico del Grande Squalo Bianco. Un animale che, stando ai più rinomati studi, sarebbe scomparso dalla faccia della terra milioni di anni fa. Grazie a una manovra di emergenza estremamente rischiosa, Jonas riesce a risalire in superficie ma purtroppo due scienziati a bordo del sommergibile perdono la vita e la sua carriera è rovinata per sempre. La Marina archivia il caso sostenendo che Jonas è stato vittima di una forma di allucinazione. Sono passati sette anni da quel giorno e Jonas non ha mai smesso di cercare di dimostrare che quella creatura mostruosa non era il frutto della sua immaginazione. È diventato un paleobiologo nel frattempo ed è fermamente convinto che il megalodonte si nasconda sul fondo della fossa in una zona di corrente calda a sua volta sovrastata da undici chilometri di acqua gelida. Quando finalmente gli si presenta l'occasione di reimmergersi in quella zona dell'oceano, Jonas è certo di tornare in superficie con una prova inconfutabile dell'esistenza del mostro: uno dei giganteschi denti del megalodonte. Ma la presenza dell'uomo in quel territorio inesplorato rompe un equilibrio secolare. Uno dei megalodonti riesce a fuggire dal suo Purgatorio pronto a riconquistare il suo posto in cima alla catena alimentare. E Jonas è l'unica persona che è in grado di fermarlo.
Tantissime scene intense e da brivido in questo libro, i mostri marini si sa affascinano sempre! Attacchi da parte di questo squaletto di 18 metri ti fanno rimpiangere quello zuccherino del kraken!

 

Prima del libro vero e proprio c’è un mini-libro che fa da prefazione e descrive il primo incontro di Jonas con il meg, mentre poi il libro vero e proprio narra della sua seconda occasione per cercalo. A quanto ho capito, all'inizio erano due libri separati che sono stati poi uniti in questa nuova versione, io personalmente avrei evitato questa aggiunta. Primo perché è inutile, tutta la scena viene comunque raccontata anche nel libro vero e proprio quindi sa un po’ di ripetizione considerato che viene ri-raccontata nel dettaglio. Secondo, lo stile di scrittura dei due testi è molto diverso e uniti stonano. Il libro principale è stato accuratamente rivisto e sistemato per questa edizione (credo sia stata fatta in occasione dell’uscita del film), dato le differenze direi che per il primo questo lavoro non è stato fatto o è stato fatto in modo diverso e si sente. Io lo avrei proprio eliminato anche perché è un racconto che viene letto per primo quindi l’impatto iniziale lo si ha con quello! Man mano che ci si avventura nella lettura del libro però si notano le differenze e la storia conquista!

 

Il libro è scritto molto bene, le scene sono in grado di stimolare la fantasia del lettore e dar vita a questo misterioso e affascinante mostro degli abissi. Bellissime le varie descrizioni, accurate sia dal punto di vista anatomico-scientifico, sia  per quanto riguarda le scene di caccia e inseguimenti, molto vivide e coinvolgenti! 
Già solo immaginandoselo leggendo è molto bello, non vedevo l’ora di scoprire se il film fosse all’altezza ma ovviamente è stata la solita delusione! Leggete il libro e volate con la fantasia... sarà uno spettacolo nettamente migliore!!!

martedì 7 agosto 2018

Recensione: Friend request di Laura Marshall


Casa editrice: Piemme
Genere: Thriller
Pubblicazione: 17 luglio 2018
Pagine: 340
Voto:

"Il mio nome è Louise Williams e oggi ho ricevuto un messaggio diverso dagli altri. «Maria Weston vuole stringere amicizia con te.» Forse è stato proprio questo il problema, fin dall'inizio. Maria Weston voleva diventare mia amica, e io l'ho delusa. Maria Weston vuole stringere amicizia con me. Ma Maria Weston è morta più di venticinque anni fa.
Dopo aver ricevuto la richiesta di amicizia niente meno che da una compagna del liceo morta, Louise riceve anche l’invito per la rimpatriata della sua classe del liceo appunto…in un attimo si fa trascinare dai ricordi ed è di nuovo la ragazza impacciata di un tempo, timorosa di non essere accettata dagli altri, di venir esclusa ed isolata. Tutti i sentimenti assopiti ma mai dimenticati tornano subito a galla e la mandano nel panico. Ora però Louise ha una carriera, un figlio, degli amici, insomma ha una bella vita nonostante il divorzio… che senso ha ripiombare nel panico più totale solo perché riaffiora qualche ricordo del liceo? Cioè… ha appena ricevuto una richiesta di amicizia su facebook da una ragazza che sai essere morta e la tua preoccupazione principale è che devi rivedere i vecchi compagni? Sono passati 27 anni è molto poco credibile una reazione di questo tipo, troppo forzata.
Una nota positiva di questo libro è che fa riflettere sul tema del bullismo nelle scuole, su quelle strane dinamiche che al liceo sembrano importantissime e che poi ripensandoci da adulti ci si rende conto di quanto in realtà fossero assurde e irrilevanti! Il problema è che in questo libro tutto viene portato all’estremo e la storia risulta ripetitiva e tirata troppo per le lunghe. Sul serio, a parte lamentarsi ed andare nel panico ogni 5 pagine non succede granché. Il libro sembra essere molto più lungo di quello che è, nono finisce più e essendo molto ripetitivo stanca presto. La storia si trascina, si continua a leggere delle stesse paranoie adolescenziali di tutti i protagonisti.
Una frase che val la pena di tenere in considerazione è “E’ incredibile fino a che punto le persone arrivino a mettere tutto sui social” oggi tutto sembra essere materiale da condivisione, tutto è sotto gli occhi di tutti e nulla è più davvero privato… ma questo è un punto di vista mio personale che esula dalla trama del libro.
Credo che sia vero che le ferite dell’adolescenza rimangano dentro di noi per sempre, contribuiscono a farci crescere, a formare il carattere e a farci diventare quello che siamo. Però è questo il punto, no? contribuiscono a farci crescere ma a un certo punto cresciamo! Ora, tralasciando il motivo principale per cui lei è tanto angosciata per la morte di Maria, comunque è inverosimile che tutti vadano nel panico appena si nomini il liceo! E è cosi per tutti i personaggi, anche quelli che non avevano avuto molto a che fare con Maria. Persone ormai fatte e cresciute che solo a sentir nominare il liceo si riducono a esserini piagnucolanti piani di paranoie. La protagonista poi non fa altro che piangersi addosso, si fa trascinare dagli eventi, completamente inerme, sa solo piangersi addosso. E’ tutto un “Oh qualcuno mi segue! Oh nessuno mi vuole! Oh al liceo mi trattavano tutte male! Oh la mia amica morta mi scrive su facebook” … ma dai siamo seri e questo sarebbe un thriller??
E poi diciamocelo, chiunque avrebbe pensato semplicemente ad uno scherzo di cattivo gusto, avrebbe cancellato la richiesta di amicizia ridendoci su o arrabbiandosi, e ci saremmo risparmiati (volentieri) questo libro!

mercoledì 1 agosto 2018

Recensione: L'amante innocente di Elle Croft


Casa editrice: Longanesi
Genere: Thriller
Pubblicazione: 14 giugno 2018
Pagine: 358
Voto: 

Bethany Reston vive a Londra ed è felicemente sposata. O così crede... Perché quando un celebre milionario la incarica di realizzare un reportage fotografico sul set del suo nuovo reality, Bethany scopre un mondo nuovo, fatto di emozioni che credeva sopite. Tutto avviene nella massima segretezza, perché nessuno - nemmeno la sua migliore amica, Alex - può sapere: Bethany cede alle lusinghe e al gioco di seduzione del suo nuovo datore di lavoro. Ma è in quel momento che accade l'impensabile. Quando il suo amante viene ritrovato privo di vita poco dopo uno dei loro incontri sfociato in un litigio, per Bethany inizia l'incubo. Lei è stata l'ultima a vederlo vivo, ma non può testimoniare perché deve proteggere il proprio matrimonio. E comunque, nessuno sa di loro... O forse qualcuno invece sa. E la minaccia. In modo sempre più grave, diretto, fino a che, al culmine dell'orrore, un giorno tornando a casa Bethany trova in cucina un coltello sporco di sangue. L'arma del delitto. Per proteggere il suo segreto, e la sua stessa vita, Bethany si dice che deve soltanto lasciar passare la tempesta. Ma la tempesta è appena iniziata, la polizia ormai è sulle sue tracce e, senza nessuno cui rivolgersi, Bethany capisce di avere soltanto una strada davanti a sé. Per provare la propria innocenza, deve essere lei a svelare l'identità del vero assassino.
Questo è un libro profondamente irritante.
Se poi lo scopo fosse effettivamente di scrivere una storia cosi non lo posso sapere, ma la protagonista è davvero insopportabile!! Di una stupidità incredibile… in breve viene accusata dell’omicidio del suo amante nonostante lei sia innocente. Avevano una relazione segreta, lui era un uomo ricco e importante, lei è l’ultima ad averlo visto vivo… insomma il dubbio che lei possa essere coinvolta ci sta! Ma lei decide di nascondere tutto affinchè la sua relazione non possa rovinare il suo matrimonio, quindi ecco la prima decisione intelligente: mentire spudoratamente alla polizia!

 


Certo poco conta che lei ci avesse litigato proprio poche ore prima che venisse ucciso, e che l’avevano fatto davanti ad una bella vetrata senza tende… e certo c’è uno stalker che la perseguita già da un bel po’, ma perché preoccuparsi?!
Primo dubbio che viene in mente leggendo il libro… all’inizio viene detto mille volte che lui ancora più di lei, voleva tenere la relazione assolutamente nascosta per vari motivi… quindi i loro incontri erano sempre organizzati per sembrare incontri di lavoro e comunque era sempre paranoico e teneva tutto il più possibile segreto. E poi l’unico litigio viene fatto in modo che possa essere ben visibile dall’esterno…?
Foto, ricatti, segreti e bugie… soprattutto bugie! Si, perché pur di non ammettere la sua relazione extraconiugale, piuttosto quel genio di Bethany rischia di farsi incriminare per omicidio! Nemmeno per un omicidio qualunque, ma per l’omicidio dell’anno considerato lo status del suo amante!
Ho trovato veramente irritante e ipocrita il suo atteggiamento verso il marito, tutto questo casino serve per salvaguardare il suo matrimonio perfetto. Perfetto? Come fa ad essere così innamorata di suo marito se non ci ha pensato su due volte prima di farsi l’amante?! Questa relazione extraconiugale l’ha avuta per divertimento e comunque tratta sempre il marito come se fosse uno zerbino… forse sbaglio io, ma mi sembra un po’ forzata come trama! Il culmine si ha quando lei dice
ma che razza di persona sei? E meno male che era un matrimonio perfetto…
Poi scrive che lui è la sua ancora, la sua certezza… ok Bethany, l’importante è avere le idee chiare!!
Il suo personaggio risulta essere veramente irritante e stupido, impossibile immedesimarcisi. Poi, altra decisione intelligente, decide di provare la sua innocenza e quindi via a giocare al piccolo investigatore privato…peccato che senza i preziosi consigli dell’amica non avrebbe cavato un ragno dal buco. Gli indizi sono li a portata del lettore che invece deve sorbirsi i “ragionamenti” senza senso di Bethany. Ecco che si tira un sospiro di sollievo quando l’amica finalmente butta li la grande rivelazione a cui il lettore era arrivato a pagina 2… Sarà mica XXX l’assassino?!
Lo stalker che sa tutto e che la perseguita tentando di incastrarla poi… quasi mi dispiaceva per lui! Deve essersi annoiato parecchio dato che praticamente lei riesce a far talmente tanti casini e a prendere talmente tante decisioni sbagliate che anche senza stalker la incriminavano ugualmente.
In generale il trend del libro è sempre quello, ci sono colpi di scena ok ma non bastano a far appassionare al libro, lei ha sempre la verità ad un palmo dal naso ma se ne va in giro bella ingenua facendo scelte stupide ogni 5 minuti!
Il fondo secondo me lo si tocca quando, a mio parere per allungare un po’ il finale, passato quasi 1 anno dall’omicidio lei crolla perché ha la grande rivelazione: il suo amante è morto e non lo rivedrà piu! … e giù pianti e lacrime… mmm ok ti ci è voluto un anno per capirlo?! Il fatto che ti stessero cercando per il suo omicidio non ti aveva messa sull’avviso??
Unica nota positiva del libro l’impostazione, i capitoli sono corti, ce ne sono infatti quasi 60, e rendono la lettura molto veloce e la storia molto dinamica. Peccato non possa compensare con una trama così rattoppata. si salva un po’ per il finale a sorpresa (ma non troppo).