giovedì 26 luglio 2018

Recensione: Fiori di campo - Le radici del cuore di Martina Ghirardello


Casa editrice: Genesis Publishing
Pubblicazione: 8 marzo 2018
Genere: Narrativa rosa / Suspense
Pagine: 310
Voto:

Un attico da sogno, un fidanzato bellissimo e influente, un lavoro da favola. Così vive Laura Harris, nel cuore della Grande Mela, lontana da una famiglia che l’ha sempre fatta sentire sbagliata. Una vita invidiata da molti, posseduta da pochi. E se fosse solamente un’illusione? Uno show abilmente costruito? Cosa accade quando uno schiaffo violento la fa cadere e guardare il mondo da una nuova prospettiva, quando si rende conto che più che di luce la sua esistenza è fatta di ombre, di punti interrogativi senza risposta? Improvvisamente, nel caos più totale si aggiunge lui, James, un ragazzo contraddittorio, che preferisce mostrarsi con una maschera fatta di malizia e superbia, perché sa che ciò che sta dietro questa barriera potrebbe mettere in pericolo chiunque. Uno strappo che riporta a galla il passato li renderà consapevoli che i loro nemici sono più simili di quanto immaginino. Allora, Laura e James si scopriranno alleati in questa battaglia e quando sono due paia di braccia a combattere il male fa meno paura.
Fiori di campo - Le radici del cuore è il primo volume della duologia che apre la “The Harris Series”, che ha come protagonista una famiglia, con le sue gioie, i suoi dolori e le sue difficoltà, una famiglia unita da una miriade di segreti mai svelati, ma soprattutto dal sentimento più forte e indistruttibile di tutti.
L’amore, in tutte le sue sfaccettature, pone qui le sue radici. Riuscirà a germogliare?


Buongiorno carissimi lettori!! Oggi come avrete ben capito si parla di Amore! Amore con la A maiuscola!! Una piccola pausa dai miei amati distopici. Sono davvero entusiasta di parlarvi di questo libro, e proprio non me l’aspettavo. Ammetto che dalla trama/copertina pensavo di leggere la solita storia di sesso sfrenato alternata a tipici sbalzi d’amore dei personaggi, chiaro segno di menopausa.
E invece WOW.
È stata una piacevolissima scoperta. Ringrazio fortemente l’autrice per averci contattate e dato la possibilità di leggere un libro che probabilmente mi sarebbe passato inosservato.


La protagonista è Laura, una giovane modella che sembra avere tutto dalla vita: amore, soldi, successo.
Un vita da molti invidiabile - io probabilmente non reggerei un giorno con quella dieta 😅 – fino a quando non viene distrutta da una semplice verità: Daniel, il suo ragazzo-fotografo, non è esattamente la persona che credeva di avere al suo fianco. Anzi…


L'autrice così facendo affronta temi molto attuali e spinosi, sicuramente non facili. Primo tra tutti la violenza sulle donne. Scelta coraggiosa che senza dubbio la premia, vista la sua ottima attitudine a parlarne senza cadere nel banale. Probabilmente avrei approcciato diversamente in percorso di “guarigione” di Laura, che passa e praticamente della fase “odio il mondo” a quella “quanto è bello il vero amore” nel giro di un paio d’ore. Ma per il resto d’ore che ci siamo alla grande.


Amore che Laura ritrova tra le braccia di James, fotografo che conosce giusto pochi giorni prima che accada tutto il patatrac. Anche James non è davvero chi dimostra di essere, legato anche lui a quello strano caso di modelle scomparse di cui Daniel sembra essere il capo. Due facce della stessa medaglia.


Da questo punto in poi nella trama vedremo alternati una serie di colpi di scena e intrighi veramente inaspettati, che fino alla fine lasciano il lettore con il fiato sospeso.
I due personaggi principali durante il corso della storia subiscono una crescita e riscoperta di sé stessi considerevole, che il lettore non può non notare, anche se personalmente non ho apprezzato le troppe “effusioni mielense” comunque ben smorzate dal resto del contorno.


Un altro tema infatti trattato è quello del riavvicinamento famigliare. Famiglia che Laura aveva praticamente rinnegato per scappare a New York. Questa è stata una parte molto dolce e toccante, ma allo stesso tempo un tassello fondamentale nella tela di intrighi cucita dell’autrice.


Purtroppo il libro finisce proprio nel momento migliore, lasciandoti addosso quell'ansia da divoratrice seriale di libri, da – o mio Dio datemi immediatamente il seguito – come è giusto che sia, lo so.
Diciamo che tutta l’ultima parte del libro è stata studiata praticamente da preparazione al seguito, che in questo modo fa ben sperare.
Vengono scoperte diverse cose, e domandate altre, che sicuramente ne prevedono delle belle.


In conclusione si è trattato di un ottimo libro, scritto davvero bene, con una tecnica leggere e scorrevole- nonostante i temi trattati – che me l’ha fatto divorare in pochi giorni. Il giusto mix tra giallo, amore e attualità, senza mai annoiare.
Non vedo l’ora di leggere il seguito.



lunedì 23 luglio 2018

Recensione: La fidanzata perfetta di Karen Hamilton


Casa editrice: Mondadori
Genere: thriller
Pubblicazione: 19 giugno 2018
Pagine: 304
Voto: 

È sera e Juliette sta preparando un piatto speciale al curry per il suo fidanzato. Ma quando Nate rientra a casa e non ricambia il suo abbraccio, Juliette capisce subito che qualcosa non va. "Ho bisogno di spazio" esordisce e, mentre le comunica che la loro storia è finita, Juliette deve aggrapparsi al piano della cucina per non cadere. Non può essere vero, lei e Nate sono fatti per stare insieme, avevano parlato di sposarsi, di formare una famiglia. Ma la vertigine dura solo una manciata di secondi, perché, nonostante Nate abbia deciso, Juliette non ha alcuna intenzione di arrendersi. E sette mesi dopo, non pensa ad altro che a riportarlo nella sua vita. Con ogni mezzo: spia la sua pagina Facebook, ruba la password della mail e legge la sua corrispondenza. Spesso lo segue. Finché non arriva a introdursi di nascosto in casa sua e qui, come fossero ancora una coppia, mette in ordine la sua uniforme da pilota, si sdraia sul letto, lascia nel frigorifero i suoi dolci preferiti. Un'escalation drammatica di gesti ossessivi destinata a sfociare in un piano diabolico e pericoloso: farsi assumere come hostess nella stessa compagnia aerea di Nate... "Attieniti al piano. Attieniti al piano. Se non ti prepari, ti prepari a fallire": è questo il mantra che Juliette ripete tra sé mentre Nate sta per cadere in trappola come una falena vicina alla luce. Ma chi è veramente Nate? E quali ombre stanno riaffiorando nella mente di Juliette?
Nuovo nome, nuovo lavoro, nuove amicizie, nuova vita … vecchie ossessioni!
Questa è la nuova filosofia di vita di Juliette dopo lo shock della rottura con il suo fidanzato Nate. Lei è ossessionata dall’assurda idea che tutti quelli che la circondano abbiano vite perfette che non si meritano, mentre lei che ne sarebbe assolutamente meritevole, non riesce ad ottenerla.
La vita di Juliette è stata segnata da una serie di traumi che in qualche modo giustificano il suo attuale stato mentale e la sua tendenza alle ossessioni. Il più grave riguarda la morte del suo fratellino ma paradossalmente quello che l’ha segnata di più è stata la sua prima esperienza con un ragazzo, insieme traumatica ed avvilente. “Promisi a me stessa che nessuno mi avrebbe più trattata in quel modo. Non mi sarei più fatta mettere da parte.” Da qui nasce il suo bisogno di controllare tutto, nella vita di Nate ma non solo, in modo che se nessuno sfugge al suo controllo nessuno potrà più fare qualcosa per ferirla.
E’ inquietante pensare a come Nate viva tranquillo la sua vita, completamente ignaro di quanto la presenza di Juliette sia ancora così forte. Lei infatti lo pedina, lo spia al lavoro, sui social e addirittura gli entra in casa! diciamo che Nate non è esattamente un genio… né in fatto di privacy (cambiare le password dopo aver rotto con una pazza no?!) né nel tenere sotto controllo la casa… è il sogno di tutti che il frigo si riempia da solo ok, ma quanto devi essere disattento per non accorgerti che lei aggiunga continuamente roba?? Insomma non si capisce proprio cosa ci trovi in lui, sarà bello ok ma non è di certo un genio.
Juliette segue alla lettere il detto “in amore e in guerra tutto è concesso”, a poco a poco supera ogni limite perdendo il senso della realtà. Da Nate alle poche amicizie che ha tutti devono essere tenuti sotto controllo e chiunque l’abbia delusa o ferita merita la sua punizione. E allora via ad un crescendo di follie che lasciano il lettore sempre più attonito! Il filo dei miei pensieri leggendo questo libro è stato qualcosa tipo “no…no…non ci credo…no non può farlo davvero…noo ma è folle”.

Juliette è un bel personaggio, creato in modo molto realistico, il lettore si perde nella follia dei suoi pensieri fino ad arrivare quasi ad anticiparli. Inquietante e manipolatrice, molto intelligente nella sua follia, programma ogni situazione affinché vada come desidera, si crea dei copioni in testa e intere conversazioni per essere pronta a tutto. Il libro è molto bello, si legge molto velocemente perchè non si può far a meno di voler scoprire come finisce...ed è qui che arriva la grande delusione!!! Finisce malissimo, nel senso che secondo me non finisce proprio! Viene riproposta l'ennesima scena in cui lei fa l'ennesima follia e finisce così. Senza un colpo di scena, senza soddisfare il lettore che aveva nutrito così tante aspettative per la storia. Ovviamente mi sto mordendo la lingua per non mettere troppi spoiler! Con un finale diverso, anzi con un finale era da 5 stelle!

venerdì 20 luglio 2018

Recensione: Annientamento di Jeff VanderMeer


Casa Editrice: Einaudi
Genere: Fantascienza
Pubblicazione: 4 febbraio 2014
Pagine: 182
Voto:

 

Per trent'anni l'Area X - un territorio dove un fenomeno in costante espansione e dall'origine sconosciuta altera le leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso scorrere del tempo - è rimasta tagliata fuori dal resto del mondo. La Southern Reach, l'agenzia governativa incaricata di indagarne gli enigmi e nasconderla all'opinione pubblica, ha inviato numerose missioni esplorative. Nessuna però è mai tornata davvero dall'Area X: chi, inspiegabilmente, ricompariva al di qua del confine era condannato a un destino peggiore della morte. Questa volta, però, sarà diverso: la dodicesima missione è composta unicamente da donne. Quattro donne che non conoscono nulla l'una dell'altra, nemmeno il nome - sono indicate con la funzione che svolgono: l'antropologa, la topografa, la psicologa e la biologa - accettano di partecipare a un viaggio che assomiglia molto a un suicidio. Cosa le ha spinte a imbarcarsi in una missione tanto pericolosa? La biologa spera di ritrovare il marito, uno dei membri dispersi della spedizione precedente. Ma forse cerca anche di fuggire dai suoi fantasmi. E le altre? Cosa nasconde la psicologa, ambigua leader del gruppo? Quando le quattro esploratrici incappano in una strana costruzione mai segnalata da nessuna mappa, capiranno che fino a quel momento i disturbanti misteri dell'Area X erano stati appena sfiorati. Jeff VanderMeer ha costruito un mondo in cui l'avventura, il fantastico, l'ignoto sono le coordinate per indagare il più alieno dei pianeti: la psiche umana.
Ho deciso di leggere questo libro attratta dal film uscito recentemente. Di solito trovo che i film tratti dai libri siano inevitabilmente meno interessanti, meno dettagliati ed intensi. Questa dev’essere l’eccezione che conferma la regola perché ho adorato il film ma invece il libro è stata una delusione totale!
Il libro ha tanto potenziale che viene espresso al meglio nel film, ma anche supponendo di non aver visto il film, il libro non mi sarebbe piaciuto proprio!
La storia si basa sulla esplorazione della misteriosa area X dove la natura sembra non seguire più le normali regole e il mondo segue un corso tutto suo. L’area X ti cambia, se riesci ad uscirne non sarai più lo stesso , ti fa diventare come un guscio vuoto, nient’altro che l’ombra della persona che eri quando ci sei entrato.
Trovo che il libro abbia troppi sottointesi… si dice continuamente che la natura è strana, mutata, aliena… ok ma di fatto non dici nulla! Perché la natura sembra così strana?

Non stimola minimamente la mente del lettore che fatica ad immaginarsi una realtà così aliena. Il finale poi non è stato per nulla bello o coinvolgente. A dire la verità volevo leggere velocemente questo libro, tanto la storia la conoscevo già per aver visto il film, e passare ai 2 capitoli successivi della trilogia. In realtà ci ho messo tantissimo a finire questo libro perché risulta pesante e inconcludente. Ti aspetti sempre che succeda qualcosa invece nulla di che. Quindi non creod proprio che leggerò gli altri due capitoli.
E’ un libro molto !evocativo!, lascia intendere che stia per succede chissà che cosa e poi si perde in mille riflessioni senza senso. Dà continuamente un senso di suspense che però non viene mai soddisfatto e quando si arriva alla fine del libro si rimane con l’amaro in bocca!
La protagonista fa mille pensieri (e poche azioni) per non parlare dei continui flashback con i ricordi del marito. E’ un vero peccato perché la trama è veramente piena di potenzialità ma si da troppo spazio a riflessioni inutili, frasi pompose per non dire di fatto nulla degno di nota.
Su internet si trovano tantissime teorie sul vero significato di questo libro. La trama stessa suggerisce che il “pianeta alieno” ovvero l’area X, da espolrare non sia altro che la psiche umana, altri dicono che la storia sia in realtà una metafora sul cancro e quindi su cosa succederebbe se fosse la terra, la natura stessa, ad ammalarsi di cancro ed iniziasse a sfuggire alle sue stesse leggi.
O ancora l’intero libro viene paragonato ad un’allucinazione, un’avventura psichedelica che la protagonista avrebbe sotto droghe. Io onestamente le trovo tutte teorie un po’ esagerate, scelgo invece di vedere questo libro per quello che semplicemente è, ovvero un romanzo di fantascienza dalla trama abbastanza originale ma dallo stile strano e inconcludente, e da cui per fortuna è stato tratto un film nettamente migliore.

mercoledì 18 luglio 2018

L'oroscopo dei libri - Cancro 2018 - Alcune ragazze mordono di Chloe Neill

Carissimi lettori, rieccoci con la rubrica "L'oroscopo dei libri". Questo mese parliamo del segno del Cancro.


Il segno del cancro è un segno d’acqua e vanno sotto questo segno le persone nate tra il 22 giugno e il 22 luglio.
E’ un segno dominato dalla Luna e il colore associato a questo segno è il bianco, un bel bianco come il bagliore lunare!
Il segno del cancro è il segno dell’inizio di una nuova stagione, arriva l’estate! È un segno di cambiamento il cui inizio corrisponde al solstizio d’estate, con il giorno più lungo dell’anno e il Sole alla sua massima declinazione positiva.
Simbolicamente, viene associato al granchio, animale che usa il suo carapace per difendersi dal mondo esterno. Per questo motivo è stato scelto questo animale, perché infatti il segno del cancro viene associato alla difesa personale e al prendersi cura delle persone che ci sono care.
Le persone nate sotto questo segno sono allegre e vitali, molto solari! Ma sono anche dotate di grande emotività e sesto senso. Sono solidali, fedeli e leali. Amorevoli a protettivi. Sono però anche di carattere difficile, a volte introverso, malinconico e irritabile… pigri ma con un grande senso del dovere… dei bei tipi impegnativi insomma, ma sempre fedeli e disposti a tutto per proteggere chi amano!
Per questo segno ho scelto il libro “Alcune ragazze mordono” di Chloe Neill. E’ il primo romanzo della serie i Vampiri di Chicago ed è il primo hurban fantasy che ho letto e che mi ha avvicinata a questo genere di libri.
Il libro è uscito il 13 marzo 2011, è di 404 pagine ed è edito dalla Delos Books nella collana Odissea Vampiri. Vi metto la copertina della versione in inglese perché trovo che sia molto più bella di quella che è stata scelta per la versione italiana, con quella magnifica Luna di sfondo che, nemmeno a farlo apposta, è perfetta per rappresentare il segno del cancro.


Dopo aver vissuto nell'ombra per tanti secoli, i vampiri decidono di rivelare la loro esistenza al mondo. Essi sono riuniti in "Case", e si governano con un sistema del tutto simile a quello feudale: ogni Casa ha un Signore (Master) a cui tutti i vampiri appartenenti a quella casa devono giurare fedeltà e sottomettersi. A ventisette anni Merit viene trasformata in vampiro dal Master della Casa dei Cadogan. Merit deve adattarsi alla sua nuova vita notturna e ai suoi nuovi immensi poteri, che fanno di lei uno dei vampiri più potenti del mondo; inoltre deve integrarsi nella Casa, di cui diventa la Sentinella. In un momento molto delicato, sotto la minaccia di una guerra tra vampiri e tra vampiri e umani, Merit deve proteggere il suo clan e il suo Master terribilmente sexy, diventando allo stesso tempo un'importante liason tra il mondo sovrannaturale e quello umano.
  

Personalmente ho adorato non solo questo l’libro ma l’intera saga! Merit è un personaggio bellissimo, dalle mille sfaccettature! Il suo personaggio rappresenta benissimo tutte le caratteristiche dei nati sotto il segno del cancro, infatti leggendo i tratti distintivi di questo segno mi è subito venuta in mente lei! La storia inizia proprio il giorno in cui Merit subisce il più grande dei cambiamenti, viene suo malgrado trasformata in un vampiro! La sua vita cambia totalmente da quel giorno e lei è costretta ad abbandonare la sua vita tranquilla per affrontare la sua nuova esistenza e il suo nuovo ruolo nella comunità dei vampiri. Ecco quindi che rispecchia benissimo la caratteristica fondamentale simboleggiata dal cancro, il cambiamento!
Lei è un “granchio” in piena regola! E’ forte e combattiva, farebbe e in effetti farà (ma niente spoiler!!) di tutto per proteggere le persone che ama, dalla sua migliore amica storica alle nuove persone che conoscerà nel nuovo magico mondo che si ritroverà ad affrontare. Ma lei è anche spaventata dal cambiamento, inizialmente insicura e malinconica per la vita che ha dovuto lasciarsi alle spalle. La sua corazza è la sua stessa forza, cui bisogna aggiungere le nuove capacità fisiche che sviluppa come vampiro e che la porteranno ad essere scelta per essere la Sentinella a guardia del suo Casato, vero simbolo di forza e protezione! Lei è guidata da un forte senso del dovere, ma nel privato sa dare spazio anche ai sentimenti e alle riflessioni. Dietro alla sua corazza c'è molto di più di quel che sembra, è profonda e introversa.
Vi invito a leggere tutti i libri della saga dei Vampiri di Chicago, se amate gli hurban fantasy vedrete che non ve ne pentirete! A me è venuta voglia di rileggerli già solo scrivendo questo post quindi che ne dite di una bella recensione più approfondita prossimamente?!

lunedì 16 luglio 2018

Recensione: I fuochi di Valencia di Elena Covani


Casa Editrice: Nati Per Scrivere Edizioni
Genere: fantasy
Pubblicazione: 15 maggio 2018
Pagine: 192
Voto:

Valencia, giorni di Las Fallas, la grande festa di primavera che anima le strade della città. Occasione ideale per gli Erjes per attaccare e contaminare numerosi umani, rendendoli loro schiavi. Le Sentinelle si apprestano a difendere la città, ma il Soldato José si interroga sul fine ultimo delle loro azioni: quella guerra tra le loro razze avrà mai termine?
Quando si imbatte in Maria, una ragazza contaminata ma in grado di resistere al virus dei demoni, i suoi dubbi aumentano e farà di tutto per proteggerla: dagli Erjes, che vogliono studiarla, dal Concilio, che vuole sopprimerla. Una guerra per l’evoluzione, combattuta per le strade di Valencia.
Gli Erjes non sono altro che umani, o almeno una volta lo erano, contagiati e mutati da un virus che dona poteri straordinari e acuisce i sensi. Sono però una specie malvagia, senza freni per la loro sete di violenza e la loro necessità di contagiare più umani possibili.
La routine di Sentinella del protagonista, José, è quella di pattugliare le strade della sua città, Valencia, per uccidere gli Erjes evitando che uccidano o contagino altri essere umani. I giorni della grande festa primaverile di Las Fallas sono i peggiori per le Sentinelle di Valencia, i più faticosi. La città in festa si riempie di gente, folle di umani che festeggiano fino a tarda notte ignari del pericolo. Gli Erjes la considerano la più ghiotta occasione dell’anno per ampliare le loro fila diffondendo il contagio. Il ciondolo a forma di pipistrello, simbolo di Valencia, è il più caro ricordo che José ha di suo padre, donato affinché vegli su di lui e lo protegga.
La vita di José è però destinata a cambiare dopo l’incontro con Maria, una giovane donna contagiata dal virus che sembra però essere in grado di combatterlo e di contrastarne gli effetti mantenendo la sua umanità intatta. Da tempo circolavano strane voci in città su una nuova specie di Erjes, ma solo trovandosi davanti all’impaurita Maria José avrà le prove dell’esistenza di quella nuova forma di Erjes. Le novità però fanno sempre paura, soprattutto se si tratta di una nuova specie sconosciuta e dalle potenzialità sconosciute. Se non conosci il tuo nemico come puoi combatterlo? Per questo Maria è in grave pericolo, per il Concilio lei è solo una nuova minaccia mentre gli Erjes si sentono minacciati e incuriositi dall’evoluzione della loro specie e la vogliono studiare.
  

Mi è piaciuta molto l’impronta “realistica” data alla storia, niente magia o mistero in questo urban fantasy, gli Erjes sono esseri umani mutati e resi malvagi da un virus. Anche la nuova specie di cui fa parte Maria è frutto dell’evoluzione, non di qualche strana magia o mistero.
E’ stato affascinante leggere una storia ambientata in un luogo che ho avuto occasione di visitare da poco. Ti fa ripensare in un modo del tutto nuovo ai luoghi e ai monumenti che hai visitato come semplice turista e ora invece tutt’ad un tratto diventano i vivi scenari degli inseguimenti di José e della lotta contro gli Erjes. E’ un libro davvero ben scritto, si legge con velocità e soprattutto è molto coinvolgente. Le descrizioni dei luoghi sono belle e vivide, ottima la scelta di raccontare sprazzi di storia e delle tradizioni di questo luogo, sono un ottimo sfondo alla storia e riescono a far immergere il lettore nella storia e nell’atmosfera spagnola.