venerdì 12 giugno 2020

Recensione: La ragazza nella torre di Katherine Arden


Casa Editrice: Fanucci editore
Genere: Fantasy
Pubblicazione:  Novembre 2019
Pagine: 332
Voto:

Orfana e sola, costretta ad abbandonare il suo villaggio, Vasja dovrà rassegnarsi a trascorrere la vita in un convento o a permettere alla sorella maggiore di darla in sposa a un principe moscovita. Entrambe le strade la condannano a una vita in una torre, tagliata fuori dal vasto mondo che invece desidera esplorare. Così sceglie una terza via: travestendosi da ragazzo cavalca attraverso il bosco per sfuggire a un destino che altri hanno scritto per lei. A Mosca, intanto, la corte imperiale è scossa da lotte di potere e tumulti. Nelle campagne alcuni banditi razziano i campi, bruciano i villaggi e rapiscono le fanciulle. Dopo essere partiti per sconfiggere i briganti, il Gran principe e i suoi boiardi si imbattono in un giovane uomo in groppa a un magnifico destriero. Solo Sasa, un monaco guerriero, capisce che il "ragazzo" altri non è che sua sorella, creduta morta dopo la fuga dal suo villaggio in seguito all'accusa di stregoneria. Ma quando Vasja dà prova del suo valore in battaglia, cavalcando con una destrezza eccezionale e con un'inspiegabile forza, Sasa realizza che dovrà a tutti i costi mantenere il segreto della sua vera identità, per salvare la vita dell'unica persona in grado di fronteggiare le forze oscure che minacciano di distruggere l'impero...


Buongiorno lettori, eccoci qui a parlare del secondo libro della serie “la notte dell’inverno”, serie che sto amando sempre di più. Se il primo libro, l’orso e L’usignolo, mi aveva conquistata, questo secondo volume, la ragazza nella torre, mi ha fatto completamente innamorare.
Ci ritroviamo esattamente dove eravamo rimasti con il primo volume. Vasja scappata dal suo villaggio per essere stata accusata di stregoneria viaggia a cavallo in  cerca di libertà. Si imbatterà in dei vandali che bruciano interi villaggi e rapiscono delle ragazzine da essi. Vasja cercherà di salvare un villaggio e le tre ragazzine che erano state rapite e troverà rifugio nel convento di Mosca  di suo fratelle Sasa. Vasja dato il suo stano abbagliamento viene scambiata per un uomo e decide di mantenere questa copertura. Si ritroverà così a vivere quello che sogna, una vita libera, dove più cavalcare e non dipendere da nessuno, ma presto il suo segreto non sarà più al sicuro…
Ovviamente di questa trama non posso svelarvi molto, ma cercherò di raccontarvi le mie impressioni. Partiamo dai personaggi , Vasja devo dire che l’ho amata ancora di più che nel primo libro. In questo libro la vediamo matura, ormai donna, ma con degli ideali ben precisi nella sua mente. Preferisce morire piuttosto che essere rinchiusa in un convento o in un matrimonio. Ammetto che all’inizio non ho apprezzato il suo fingere di essere un uomo, mi ha tolto un po’ di quella sua determinazione, quasi fosse una scorciatoia, ma poi quando parlerà con i suoi fratelli, soprattutto con Ol’ga, capisco che la sua decisione è comunque complicata e difficile. Ho trovato oggettivamente un po’ banale il fatto che non venga notato da nessuno il suo vero sesso, sia nei modi di fare che di parlare, ma soggettivamente ci sono passata un po’ sopra.
Sasa, fratello di Vasja che nel primo libro vediamo diventare monaco, in questo libro l’ho amato. Fedele a Dio ma che non disdegna le battaglie, ama la sua famiglia e suo cugino Dimitrij, il principe dell’Rus. Appoggia Vasja, e la aiuterà il più possibile, anche andando contro sue certe volontà e convinzioni. Al contrario in questo libro ho detestato Ol’ga sorella maggiore di Vasja. L’ho trovata ,molto egoista e  irrispettosa della sorella. Ritroviamo poi Morozko re dall’inverno.  In questo secondo libro ci viene svelato molto di più su di lui che resta comunque un personaggio con molte cose da dire.
Come libro è sicuramente più maturo del primo, abbiamo alla base del libro ,molti intrighi di corte per spodestare Dimitrij che ho apprezzato. Cambia un po’ anche lo stile di scrittura. Mantiene sempre uno stile da favola, ma si evolve in qualcosa di più maturo e complesso. Uno dei temi centrali della vicenda è sempre la religione che va a contrapporsi alle credenze popolari. In questo libro ho ritrovato tutto, atmosfera perfetta, colpi di scena, peonaggi ben scritti, è come se la favola si evolvesse e prendesse una piega più matura. Scopriamo le origini di Vasilisa, conoscendo la persona da cui lei ha ereditato i poteri la nonna. Solovej il suo cavallo è uno degli elementi magici che amo della storia. Lo vediamo già nel primo libro, ma in questo secondo volume non si può che amarlo! E lo dico io che non sono per nulla un appassionata di cavalli!
Se devo trovare un difetto, il finale un po’ troppo affettato come era già successo nel primo, ma anche se il tutto si svolge in maniera veloce per me è scritto e spiegato in maniera esaustiva.
Detto questo ovviamente consiglio questo libro e questa serie, se nel primo si aveva una specie di auto conclusione in questo tutto resta collegato al terzo ed ultimo libro della serie. 

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