martedì 26 luglio 2022

Recensione: Nel nome della madre di Maria Cristina Grella

Casa Editrice: libromania

Genere: Thriller , giallo

Pubblicazione: Luglio 2022

Pagine: 319

Voto:


È una fredda domenica di dicembre quando il corpo di una giovane donna viene ritrovato seminudo sulla spiaggia di Vietri sul mare. Si chiama Elena Schiano, è stata strangolata e il suo cadavere, avvolto in un vecchio plaid, è ricoperto solo da un dolcevita nero. Il commissario della polizia di Salerno Irene Bruno e la sua squadra iniziano a indagare e non tardano a individuare i collegamenti con altri omicidi irrisolti. Le vittime erano tutte future madri. Prostitute. Elena Schiano aveva un passato difficile e aspettava un figlio. In una città illuminata dallo spettacolo delle “Luci d’artista” e in preda alla frenesia degli acquisti di Natale, la caccia al killer negli ambienti degradati della zona diventa un’ossessione per Irene. Da quando è rimasta vedova, pochi mesi prima, il lavoro è diventato l’unico anestetico per affrontare i fantasmi di una vita: l’ombra del rapporto con la madre, i figli non avuti, i troppi silenzi sulla morte del marito. Un’indagine serrata per il commissario Irene Bruno, aiutata dal vice Andrea Tittarelli – trapiantato da Perugia in un Sud che non conosce e non capisce – e l’ispettrice Amina Najib. Un caso intricato che li costringe a rischiare la vita e a confrontarsi con gli istinti più atavici e oscuri dell’animo umano.


Buongiorno lettori, eccomi a parlarvi di un libro che fin dalla prima volta che ho letto la trama mi ha colpito. Indecisa sul subito se leggerlo o meno (visto che le vittime sono donne incinta) ho deciso di provare a dargli una possibilità e mi è piaciuto. 

Letto nel giro di qualche giorno, è uno di quei libri che non riesci più a posare. 

La prima cosa che ho apprezzato molto è che il libro ingrana subito, si entra diretti nella storia senza troppi incipit. Ci viene subito presentata Irene Bruno, il commissario, insieme alla propria squadra durante il ritrovamento del corpo di Elena Schiano. Dopo il ritrovamento del corpo l’ispettrice Najib metterà al corrente il commissario di altri delitti di donne in gravidanza, prostitute, avvenuti qualche tempo prima con le stesse modalità. Da qui inizierà a presentarsi l’ipotesi di un serial killer e si inizierà ad indagare. Il romanzo è prettamente femminile, abbiamo molti personaggi donne, le vittime in gravidanza e il tema gravidanza legato in qualche modo a Irene. 

La scrittura è molto semplice ma accattivante, ti tiene incollato alle pagine e ti fa venir voglia di scoprire l’assassino. 

Dopo aver preso parte ad un incontro con l’autrice ho appreso che lei nasce come scrittrice Romance e questo tocco si nota nel libro, ma non disturba affatto. Ho infatti apprezzato la storia tra Irene e Andrea, ma ancora di più ho apprezzato la storia personale di Irene. 

Per quanto riguarda i delitti e l'assassino diciamo che la conclusione si vede arrivare, non è stato un vero colpo di scena per quel che mi riguarda. Ho comunque apprezzato perché è una risoluzione molto credibile e coerente con la storia. 

E un libro che consiglio,sia agli amanti del genere, sia a chi ha voglia di approcciarsi a qualcosa di diverso. 


 



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