martedì 3 marzo 2020

Recensione: é un problema di Agatha Christie


Casa Editrice: Mondadori    
Genere: Giallo
Pubblicazione: 1981/2018
Pagine: 212
Voto:

Aristides Leonides, ultraottantenne miliardario di origine greca, ha da poco sposato una giovane di umili origini, Brenda, nonostante la feroce opposizione di tutta la famiglia, costituita da figli, nuore, nipoti e dalla sorella nubile della prima moglie. Quando Aristides muore, perché qualcuno ha sostituito l'insulina contenuta in una fiala con una sostanza letale, la famiglia Leonides unanime punta il dito accusatore contro Brenda e contro Lawrence Brown, il precettore dei nipoti sospettato di avere una relazione con Brenda. Anche la polizia non trascura questa traccia, ma sembra che le indagini non riescano a fare piena luce sulla vicenda: la famiglia Leonides comincia a temere di essere costretta a vivere costantemente con la certezza che un suo componente é un assassino, quando... Pubblicato nel 1949, questo romanzo nel quale non compaiono i tradizionali protagonisti della Christie, é sempre stato considerato dall'autrice come il suo preferito.

Buongiorno lettori, eccoci arrivati alla seconda tappa della #readchristie2020. Per questo mese bisognava scegliere un libro amato dalla scrittrice, ovviamente tra i suoi scritti, e io ho scelto è un problema.
Attirata principalmente dalla trama e anche dal fatto di leggere una storia senza il celebre investigatore, mi sono buttata sulla lettura che non mi ha entusiasmato più di tanto.
La trama in sé era anche interessante, un ottantenne con molti soldi, sposato da poco con una ragazza giovane, e una famiglia che per l’omicidio del capo famiglia incolpa la novella sposa. Una famiglia un po' sbilenca come la casa in cui abitano. Io personalmente ho sentito molto l’assenza dell’investigatore Poirot, mi sono mancate le battute e la sottile ironia. Il protagonista del romanzo è un giovane ragazzo, promesso sposo della nipote di Aristides, padre di un poliziotto che verrà posizionato nella casa con lo scopo di scoprire il più possibile sulla famiglia per smascherare il colpevole.
A differenza di molti romanzi della Christie, in questo non sono riuscita ad empatizzare con nessuno dei personaggi. Solitamente mi sento parte della storia, mentre qui mi sembrava di essere una spettatrice esterna, e forse per questo motivo non sono riuscita ad apprezzare a pieno il romanzo.
Il colpevole indubbiamente mi è piaciuto. Nel pieno stile della Christie, che mi ha stupito, anche se con un movente un po' debole.
Non è una tra i migliori romanzi della Christie, ma l’ho comunque apprezzato, ed è riuscita ad ingannarmi lo stesso facendo dubitare di quasi tutti i componenti della famiglia.
Insomma, una lettura buona, ma non ottima consigliata a chi si è già approcciato all’autrice.


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