Genere: Giallo
Pubblicazione: 1981/2018
Pagine: 212
Aristides Leonides, ultraottantenne
miliardario di origine greca, ha da poco sposato una giovane di umili origini,
Brenda, nonostante la feroce opposizione di tutta la famiglia, costituita da
figli, nuore, nipoti e dalla sorella nubile della prima moglie. Quando
Aristides muore, perché qualcuno ha sostituito l'insulina contenuta in una
fiala con una sostanza letale, la famiglia Leonides unanime punta il dito
accusatore contro Brenda e contro Lawrence Brown, il precettore dei nipoti
sospettato di avere una relazione con Brenda. Anche la polizia non trascura
questa traccia, ma sembra che le indagini non riescano a fare piena luce sulla
vicenda: la famiglia Leonides comincia a temere di essere costretta a vivere
costantemente con la certezza che un suo componente é un assassino, quando...
Pubblicato nel 1949, questo romanzo nel quale non compaiono i tradizionali
protagonisti della Christie, é sempre stato considerato dall'autrice come il
suo preferito.
Buongiorno lettori, eccoci arrivati alla
seconda tappa della #readchristie2020. Per questo mese bisognava scegliere un
libro amato dalla scrittrice, ovviamente tra i suoi scritti, e io ho scelto è
un problema.
Attirata principalmente dalla trama e
anche dal fatto di leggere una storia senza il celebre investigatore, mi sono
buttata sulla lettura che non mi ha entusiasmato più di tanto.
La trama in sé era anche interessante, un
ottantenne con molti soldi, sposato da poco con una ragazza giovane, e una
famiglia che per l’omicidio del capo famiglia incolpa la novella sposa. Una
famiglia un po' sbilenca come la casa in cui abitano. Io personalmente ho
sentito molto l’assenza dell’investigatore Poirot, mi sono mancate le battute e
la sottile ironia. Il protagonista del romanzo è un giovane ragazzo, promesso
sposo della nipote di Aristides, padre di un poliziotto che verrà posizionato
nella casa con lo scopo di scoprire il più possibile sulla famiglia per
smascherare il colpevole.
A differenza di molti romanzi della Christie,
in questo non sono riuscita ad empatizzare con nessuno dei personaggi. Solitamente
mi sento parte della storia, mentre qui mi sembrava di essere una spettatrice
esterna, e forse per questo motivo non sono riuscita ad apprezzare a pieno il
romanzo.
Il colpevole indubbiamente mi è piaciuto.
Nel pieno stile della Christie, che mi ha stupito, anche se con un movente un
po' debole.
Non è una tra i migliori romanzi della Christie,
ma l’ho comunque apprezzato, ed è riuscita ad ingannarmi lo stesso facendo
dubitare di quasi tutti i componenti della famiglia.
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