Genere: Narrativa
Pubblicazione: 1996/2012
Pagine: 296
Una grande storia di amore e morte e della
perversione dell'occhio clinico che la osserva. Dall'interno di un tetro
manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre il caso
clinico più perturbante della sua carriera: la passione tra Stella Raphael,
moglie di un altro psichiatra, e Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio.
Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che
percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche
nell'occhio clinico che ce lo racconta.
Buongiorno lettori, oggi sono qui per
parlavi di un libro che mi ha catturato e di cui mi sono innamorata, vale a
dire Follia di Patrick McGranth. Questo libro sostava da molto nella mia lista,
ma per un motivo o per una altro ho sempre rimandato e ora mi chiedo il perché!!
È un libro stupendo!
Il racconto è ambientato in Inghilterra
nel 1959 e racconta la storia tra Stella e Edgar, una storia di un amore
tormentato, di passione e di follia. Lei moglie di uno psichiatra, quindi donna
di un certo livello nella società, sempre presente per il marito e con un
figlio da crescere. Lui paziente psichiatrico, ha già maltrattato donne,
arrivando ad ucciderne e squartarne una. La storia ci viene narrata da un amico
di Stella, nonché psichiatra di Edgar. Il narratore è una persona competente
nel campo psichiatrico e che conosce i nostri due amanti in modo intimo, ma li
sa anche analizzare da un punto di vista professionale.
In questa storia mi ci sono immersa completamente
uscendone turbata, innamorata e conquistata. Ho provato empatia verso i due
protagonisti in certi momenti, mentre in altri mi sono ritrovata a odiarli,
loro e le loro follie.
Devo dire che io mi sono sempre aspettata
una storia che si svolgesse all’interno di questa struttura, invece per la
maggior parte del racconto siano in luoghi diversi, non celle da malati, o
studi di dottori come mi immaginavo e devo dire che mi ha sorpreso in positivo.
La cosa che mi ha fatto innamorare oltre la storia è stato lo stile di
scrittura. Scorrevole, fluido e mai troppo pesante. L’autore usa termini forti
e tecnici dove c’è ne bisogno mentre lascia un po' più all’immaginazione o
raggira termini laddove non necessita un termine o un’azione specifica. La
storia ci viene narrata in un modo molto distaccato, anche se alla fine si
scopre che la follia non è così distaccata dal nostro psichiatra.
Se devo trovare un difetto dico che il
romanzo parte subito e che quindi per il lettore le prime 20/30 pagine sono un
po' confusionarie. Non abbiamo una breve introduzione ma veniamo catapultati in
questo turbinio di amore e passione. Personalmente
questo libro l’ho trovato praticamente perfetto, passione e pazzia allo stesso
tempo, un amore malato, morboso, un bisogno di evasione. Io amo i libri che
parlano di malattie mentali e qui ci sono molti elementi su cui giocare. Un
amore malato, perverso, ma che in qualche modo riusciamo a capire. Da parte di
Stella un bisogno di evasione da una vita che le sta stretta, una malattia
mentale nascosta, sepolta sotto le spoglie di una donna per bene.
In Edgar una malattia persistente che non
guarisce, ma che riesce a nascondere molto bene. Io da lettrice ho quasi
sperato che lui fosse diverso, che per amore cambiasse ed invece è una mente
troppo malata e ha ingannato pure me.
Nessun commento:
Posta un commento