Genere: Fantasy Romance
Pubblicazione: Marzo 2020
Pagine: 268
Ah, l’antico Egitto, le piramidi, la
sfinge… i misteri dei faraoni.
La storia mi ha sempre affascinata, lo ammetto, ma mai avrei pensato che un giorno mi sarei portata a casa… una mummia!
No, non l’ho trafugata dal suo sarcofago per i suoi tesori. Per chi mi avete presa?
In realtà è molto peggio di così.
Mi credereste se vi dicessi che la mummia è viva? Lo so, io stessa mi prenderei per pazza. Io, che da sempre ho un’indole positivista. “Provare per credere”.
Eh sì, solo che non potevo non crederci visto che Reshef ha ripreso vita davanti ai miei occhi, mandando a farsi friggere tutte le mie certezze. E la mia tranquillità.
Già. Avete mai provato a vivere con un faraone? Non è sempre la personcina più docile del pianeta. Soprattutto quando si mette in testa qualcosa. Tipo di recuperare i suoi vasi canopi, cosa che gli permetterà di riprendere sembianza umane… O di scoprire chi lo ha ucciso.
Beh, risolvere un mistero di 3000 anni fa, certo, che ci vuole?
La storia mi ha sempre affascinata, lo ammetto, ma mai avrei pensato che un giorno mi sarei portata a casa… una mummia!
No, non l’ho trafugata dal suo sarcofago per i suoi tesori. Per chi mi avete presa?
In realtà è molto peggio di così.
Mi credereste se vi dicessi che la mummia è viva? Lo so, io stessa mi prenderei per pazza. Io, che da sempre ho un’indole positivista. “Provare per credere”.
Eh sì, solo che non potevo non crederci visto che Reshef ha ripreso vita davanti ai miei occhi, mandando a farsi friggere tutte le mie certezze. E la mia tranquillità.
Già. Avete mai provato a vivere con un faraone? Non è sempre la personcina più docile del pianeta. Soprattutto quando si mette in testa qualcosa. Tipo di recuperare i suoi vasi canopi, cosa che gli permetterà di riprendere sembianza umane… O di scoprire chi lo ha ucciso.
Beh, risolvere un mistero di 3000 anni fa, certo, che ci vuole?
Buongiorno lettori, eccomi qui per
parlarvi di un libro che mi è stato
gentilmente inviato da un autrice emergente “Una mummia nell’armadio”.
Appena ho letto la trama mi sono detta perché
non provare ad immergermi in una storia con sfumature egiziane, (periodo della
storia che mi affascina molto) ma allo stesso tempo ambientata ai giorni
nostri?! Così ho deciso di dare un opportunità al libro, che però non mi ha
pienamente convinta.
Partiamo dalla trama del libro dove
troviamo Daphne, ragazza adolescente con occhi chiari e capelli biondi, insieme a dei suoi compagni
di classe in una gita al museo egizio. Durante questa visita al museo succede
qualcosa di strano e magico, un terremoto, che sente solo lei, risveglierà
delle mummie che uscite dal loro sarcofago prenderanno vita. Daphne, presa dal panico, deciderà di portare
a casa le mummie, che si scopriranno essere il potente faraone Reshef e i suoi
servitori. Da qui inizia tutta una serie di avventure, che Daphne, Reshef e i
suoi servi, dovranno affrontare per riuscire a riportare gli egizi al proprio
tempo, per far si che il loro popolo sia sano e salvo.
Devo ammettere che ho apprezzato, anche
se trovato abbastanza scontato, il richiamo al film una notte al museo. Lo stile di scrittura l’ho trovato semplice e
scorrevole. Diciamo che nel complesso è un libro che si fa leggere molto
velocemente, ed è anche abbastanza coinvolgente il fatto è che ho trovato cose
che proprio non sono riuscita ad apprezzare.
Partiamo dai personaggi, troppo poco
approfonditi. Daphne la vediamo come una ragazza timida ma molto sveglia, mentre
Reshef, il grande faraone, molto
autoritario e deciso. Altri personaggi per nulla o veramente poco
caratterizzati. A mio parere, un personaggio come un faraone, aveva la
possibilità di essere caratterizzato molto meglio. Parliamo ora del personaggio
più inutile e che ho odiato della storia, la madre di Daphne. No proprio non ci
siamo! Concertata così tanto su se
stessa da non accorgersi che la figlia nasconde in camera delle mummie!! Questa cosa mi ha fatto innervosire, si che
pariamo di Fantasy, ma un minimo di reale. Già solo l’odore ti dovrebbe far
capire qualcosa. Altro personaggio inutile è il professore di Daphne, da cui
lei si reca insieme alla mummia per chiedere consiglio. Ovviamente la tua
studentessa arriva a casa tua con una mummia che sì è risvegliata e be non
diciamo nulla a parte essere un po’ stupiti.
Oltre a questi due punti c’è il terzo
punto, che è forse proprio dove l’autrice voleva andare a parare, e be purtroppo
con me non ci è riuscita, la storia d’amore tra Daphne e Reshef. Ragazzi per me
è un no gigantesco! Prima cosa è una storia che nasce da non ho capito cosa. L’autorità
del faraone? Il suo potere ammaliante? L’insicurezza di Daphne? Il suo essere
così gentile da volerli aiutare? Per me questi punti, pur essendo presenti, non
fanno si che si posso avere una sorta di amore che rimane sempre un po’ vago.
Detto questo avrete capito che il libro
l’ho apprezzato molto di più per il suo lato storico, la voglia di un faraone
di tornare dal suo popolo, mentre non mi è affatto piaciuta la parte più
romance del romanzo. L’ho trovata molto superficiale e probabilmente adatta ad
un pubblico più giovane.
Se avete voglia di una storia d’amore
che viaggi nel tempo, con una scrittura scorrevole e che non vi dai troppi
pensieri, ecco il libro che fa per voi. Io consiglio questo libro ad un
pubblico più giovane in quanto potrebbe apprezzare di più quello che , a mio
parere, l’autrice voleva andare a raccontare.
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