giovedì 11 febbraio 2021

Recensione: Il carnevale delle anime di Alessio Banini


Casa editrice: Plesio editore

Genere: Fantasy

Pubblicazione: Giugno 2018

Pagine: 428

Voto:





Caos e Ordine. Santi e Peccatori. Spade Mascherate e Anarchici: rivali disposti sulla scacchiera. Oppositori e fazioni a cui tutti sembrano voler appartenere, simili a marionette. Ma non Rashid. Lui è il Sarto, un fuorilegge che vive di espedienti per le strade di Foyerlun e si muove in quello spazio grigio che è la libertà, seguendo i fili della trama del mondo; fili che solo lui può vedere e manipolare. Ma anche essere liberi ha un prezzo quando gli Angeli cadono dal cielo e le maschere danzano il loro folle carnevale.



Buongiorno lettori, oggi vi parlerò di un Fantasy che mi ha letteralmente conquistato. 

Il romanzo è un fantasy medievale per adulti, in cui ci ritroviamo in questo Stato immaginario diviso in tre principali fazioni, l’impero con il suo esercito, gli anarchici ossia i ribelli e infine le spade mascherate uno squadrone del governo che ha il compito di mantenere il rigore nelle città. 


Il nostro protagonista Rashid non appartiene a nessuna di queste fazioni. Lui aiuta gli anarchici, ma non ne condivide a pieno gli ideali ed i modi. Aiuta l’impero, ma non è un imperiale, capisce lo scopo delle Spade mascherate ma non ne vuole fare parte. 

Il Sarto ha un dono, vedere i fili ed i nodi che collegano le probabilità e  azioni. 


Quando nell’impero inizieranno ad esserci morti sospette, l’impero invierà tre soldati Goran, Tanith, Kain insieme a Rashid a scoprire cosa sta accadendo, e da lì attraverso ad un carnevale e tante maschere inizieranno a scoprire molte cose. 

Devo ammettere che il libro prende una piega diversa da quella che pensavo all’inizio, ma non mi è affatto dispiaciuto. 

Parliamo subito dello stile di scrittura; l’ho trovato molto bello e coerente con il contesto. Abbiamo uno stile fluido, coerente con la storia, linguaggio appropriato per l’epoca e descrittivo il giusto. 

Devo ammettere che il romanzo parte un pò lento, ma ci da modo di immergerci in questa società medioevale. 

Un punto a favore del libro lo devo al fatto che non abbiamo spiegoni. Solitamente all’inizio di un fantasy abbiamo uno o più spiegoni, che possono essere riferiti ai poteri, sistema magico, sistema di governo o semplicemente al contesto, qui invece non c’è nulla di tutto questo.

Le informazioni le trova il lettore passo passo, ci vengono date informazioni utili alla trama per tutto il libro, scopriamo le cose attraverso i protagonisti o con i protagonisti, e devo ammettere che questa cosa mi è piaciuta molto. 

L’ambientazione  è abbastanza classica per lo stile del libro e nella sua semplicità funziona. 

Altro punto forte sono i personaggi. Il protagonista Rashid molto interessante il suo essere neutrale da qualunque fazione, sempre in qualsiasi situazione, mentre ho detestato il suo essere molto presuntuoso! del tipo se non ci sono io sarebbero tutti morti, anche un pò più umile ;) 

Gli altri personaggi che vediamo in modo più approfondito sono Goran, che ho paragonato più volte ad un vero soldato dell'esercito,rilessivo che devolve la sua vita all’impero, sacrificando ll’amore verso la famiglia, ma non dimenticandosi mai di essa. Tanith e Kain, amici di Goran li conosciamo man mano nella storia, ma devo ammettere che Tanith ha una marcia in più.

Altri personaggi vengono approfonditi poco o nulla, ma diciamo che non ho neanche sentito il bisogno di sapere di più. 

Una cosa che ho amato, non c’è la storia d’amore! finalmente un libro in cui si parla della vita privata dei protagonisti, ma non abbiamo la storia d’amore che ci dobbiamo trascinare per forza durante tutta la trama! 

Per me è un romanzo fantasy praticamente perfetto, ma non è esente da difetti. 

L'inizio è lento, certe situazioni all'inizio non sono molto chiare e si vengono a scoprire molto avanti nella storia. I poteri del Sarto non sono molto chiari, ho fatto fatica ad ingranare con essi. 

 Nel complesso è un libro che consiglio a chi legge fantasy, è scritto molto bene, storia originale ed abbastanza intricata, e soprattutto un giovane scrittore italiano che merita molto.





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