mercoledì 12 febbraio 2020

Recensione: Il signore degli anelli La compagnia dell'anello J.R.R. Tolkien


Casa Editrice: Bompiani

Genere: Fantasy

Pubblicazione: Ristampa 2012

Pagine: 415

Voto:




La Compagnia dell'Anello si apre nella Contea, un idilliaco paese agricolo dove vivono gli hobbit, piccoli esseri lieti, saggi e longevi. La quiete è turbata dall'arrivo dello stregone Gandalf, che convince Frodo a partire per il paese delle tenebre, Mordor, dove dovrà gettare nelle fiamme del Monte Fato il terribile Anello del Potere, giunto nelle sue mani per una serie di incredibili circostanze. Un gruppo di altri hobbit lo accompagna e strada facendo si uniscono alla banda l'elfo, il nano e alcuni uomini, tutti uniti nella lotta contro il Male. La Compagnia affronta un cammino lungo e pericoloso, finché i suoi membri si disperdono, minacciati da forze oscure, mentre la meta sembra allontanarsi sempre di più.



Buongiorno lettori, oggi siamo qui per parlare di una serie che è un pilastro portante del genere Fantasy, Il signore degli anelli di Tolkien.
Ebbene si, io amante del genere fantasy, non avevo mai letto questa saga, e per recuperare questa mia lacuna, verso fine 2019 ho deciso di far parte di un gruppo di lettura in cui si leggeva appunto il primo libro della serie, la compagnia dell’anello. Questa che andrete a leggere non è una recensione “tecnica”, ma più un mio pensiero sull’opera, il mio primo approccio allo scrittore, insomma la mia opinione su ciò che ho letto.
Iniziamo dal presupposto che anni fa avevo visto i film, ma ora come ora ricordo la storia a grandi linee e non i dettagli. Quindi so cos’è, a cosa serve il famoso anello, la loro missione ma non ricordavo come si procedesse.
Io ho letto solo il primo romanzo, ora a gennaio è partito il gruppo di lettura per il secondo, Le due torri, ma io personalmente ho deciso di non affrontare questa lettura, un po' per perdita di interesse, un po' perché ho trovato il romanzo molto pesante.
La storia in sé è molto interessante e avvincente, il mio problema è stato proprio lo stile, per i miei gusti troppo prolisso. Nel primo libro che sono più o meno 500 pagine, di interessanti ne avrò lette neanche la metà. Ho trovate tante tante descrizioni, ma non mi hanno aiutato, o comunque mi hanno aiutato poco ad immaginare quello che stavo leggendo. Un piccolo esempio per descrivere una cascata ci mette una vita. Ciò una cascata è una cascata.  Nel primo libro si cammina tanto insieme ai nostri protagonisti, viaggiamo con loro nella terra di mezzo, ma effettivamente non succede nulla di che. Il potere dell’anello resta una cosa moto indefinita, non viene spiegato, e per una persona che legge l’opera per la prima volta non è chiaro il motivo di tanto trambusto per un piccolo oggetto.
Devo essere sincera a distanza di un mese dalla fine lettura ricordo poco di ciò che ho letto. La parte che ho apprezzato di più è stato il secondo capitolo, il consiglio di Elrond, dove ci viene narrata un po' la storia dell’anello, unico punto della storia a mio parere interessante.
I personaggi hanno una gran caratterizzazione, ma bisognerebbe leggere l’opera completa per avere una visione completa. In questo primo libro si scorgono piccole sfumature e molti personaggi secondari sono un po' messi all’oscuro per dare più importanza a personaggi principali. Cosa che mi ha sconvolto moltissimo a inizio lettura è stata l’età di Frodo!! Ragazzi ha 50 anni, per i film potevano scegliere un attore più vecchio 😉
In conclusione, non è una serie che ora mi sento di continuare, per uno stile che non rientra nelle mie corde, ma nella vita non si sa mai. È una storia molto interessante ma se devo scegliere è forse l’unica trilogia di cui preferisco i film. 😉

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