Genere: Giallo
Pubblicazione: Prima edizione 1937,
ristampa letta 2019
Pagine: 265
Il destino ha riunito un eterogeneo gruppo
di viaggiatori sul lussuoso battello da crociera Karnak, in navigazione sul
Nilo. Tra di essi la personalità dominante è senz'altro rappresentata
dall'affascinante Linnet Ridgeway, la ragazza più ricca d'Inghilterra, abituata
a essere sempre al centro dell'attenzione. Attorno a lei gravitano un fidanzato
respinto e diversi accaniti ammiratori che se ne contendono i favori. Ciascuno
dei personaggi ha però una sua storia e un suo segreto da custodire,
accuratamente nascosto sotto un'inappuntabile facciata di rispettabilità e di
perbenismo. Fra i turisti c'è anche Hercule Poirot, una volta tanto in vacanza,
ma anche in questa occasione il suo ozio è destinato a durare poco. Nel giro di
poche ore, infatti, a bordo del Karnak si consumano ben due delitti, e la
tranquilla crociera si trasforma in una disperata caccia ad un assassino
diabolicamente astuto.
Buongiorno lettori, oggi sono qui per parlavi della prima tappa della #readchristie2020. Anche io quest’anno ho deciso di partecipare a questo gruppo, in cui ogni mese si deve leggere un libro della Signora del giallo Agatha Christie. Nella prima tappa, quella di gennaio, si doveva scegliere una storia che le ha cambiato la vita, e io dopo aver ascoltato diversi consigli, mi sono buttata su “Poirot sul Nilo”.
Devo essere sincera il romanzo non è tra i
migliori che ho già letto della scrittrice, con questo non dico assolutamente
che non sia stata una lettura piacevole, ma non mi ha fatto impazzire
l’omicidio principale in sé. Presumo, anzi ne sono quasi certa, che in tutte le
12 tappe che ci saranno durante questa avventura non darò mai un voto estremamente
basso per un semplice motivo. Un libro della Christie ha diversi punti forti
che possono variare dalla trama, i personaggi, lo stile di scrittura, le
sfumature dei suoi personaggi più famosi, l’ambientazione, l’omicidio, il suo
modo di tenere il lettore attaccato alle pagine e ingannarlo fino alla fine.
Ecco nel caso di sue opere per me perfette abbiamo tutti gli elementi, in altri
casi, tipo questo, manca un qualcosa, un tassello, ma il romanzo risulta
comunque buono.
Ma ora parliamo di Poirot sul Nilo, già di
base abbiamo un’ambientazione un po' diversa, una nave da crociera sul Nilo.
Abbiamo vari personaggi, ma a differenza di altre volte, non sono riuscita ad empatizare
con nessuno di loro. Non ho trovato una varietà di personaggi diversi, ma più personaggi
simili tra di loro. Ecco una cosa che non mi è piaciuta è che prima di arrivare
al delitto vero e proprio ci impieghiamo molte pagine. Sicuramente appena ho iniziato
a leggere il libro ho capito subito chi sarebbe stata la vittima e non mi sono sbagliata.
Stessa cosa vale per il colpevole, ecco se dovrei definire in una parola questo
libro e questa lettura, per me sarebbe banale. Non sono riuscita a trovare
‘originalità con cui si contraddistingue solitamente l’autrice.
Questo è uno dei libri con protagonista il
nostro investigatore belga, ebbene io amo Poirot e quindi l’ho trovato
affascinante anche in questo libro. Amo molto le sfumature di questo
personaggio, quando anche con una semplice conversazione personale lui riesce
ad indagare, a cogliere le piccole sfumature, che molto probabilmente al
lettore sfuggono, ma quando le nota si stupisce i non averle intuite prima.
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