Casa
Editrice: Sperling e Kupfer
Genere:
Narrativa
Pubblicazione:
30 aprile 2018
Pagine:
352
Quando
Linn perde in un solo giorno fidanzato, casa e lavoro, impara due
grandi lezioni. La prima: mai mettere tutta la tua vita in mano a un
uomo. La seconda: mai disperare, perché la vita stessa sa sempre
come sorprenderti. Di lì a poche ore, infatti, un certo Mr.
Cunningham, "cacciatore di eredi", spunta dal nulla con una
notizia sensazionale: Linn ha ricevuto una casa negli Hamptons da una
fantomatica zia d'America. Lasciata la Germania con il primo volo per
New York, Linn scopre così la Sea Whisper Inn, ovvero la locanda
Sussurro del Mare: un'antica villa, un tempo adibita a pensione,
dotata di parco, discesa al mare e - nuova sorpresa - cinque
inquilini fissi. Sono i migliori amici della zia, cinque arzilli
vecchietti che sanno come godersi la vita, tra Manhattan ghiacciati e
riposini pomeridiani. Mentre Linn tenta di escogitare un piano per
salvare dai debiti la casa e magari riaprirla ai turisti, è sempre
più conquistata dai fantastici cinque e dai loro racconti
affascinanti su zia Dorothy e sulla vita glamour che si era
reinventata dopo la fuga dall'Europa. Ma in quella storia manca un
dettaglio fondamentale, un segreto struggente di cui resterebbe
traccia solo in un quadro, misterioso e introvabile. Proprio la
ricerca di quel dipinto scomparso permetterà a Linn di aprire una
porta su quel passato... e fare finalmente luce sul proprio futuro.
Il
2019 è l’anno delle iniziative per me. Insomma cosa non si fa
piuttosto che scrivere la tesi!😇 Questo libro è uno dei tanti
scambi a cui partecipo, grazie al quale ho scoperto persone
fantastiche con idee straordinarie. Per chi fosse interessato vi
lascio qui le info per questa iniziativa: Libri Itineranti
“La
locanda dove il mare parla piano” è purtroppo una lettura
mediocre, azzarderei quasi scarsa, avvalorata solo da tutte le
impressioni delle persone che l’avevano letto prima di me (il libro
era alla sua penultima tappa, circa 10 persone l’avevano quindi già
letto, sottolineato e commentato).
La
trama poteva essere anche interessante o almeno piacevole, purtroppo
è stata sviluppata – e tradotta – male. Perché dico tradotta?!
Beh perché il libro presenta molti errori, non solo grammaticali, ma
anche “narrativi”, visto che più volte vengono scambiati i nomi
di alcuni personaggi.
Ecco
queste cose non le posso tollerare in un libro! Dato che i libri si
comprano – e a volte costano anche un'esagerazione – mi sembra
giusto che almeno la grammatica sia corretta. Posso tollerarlo dagli
autori emergenti che si auto-pubblicano, ma dalle case editrici
proprio no!
La
storia è abbastanza lineare, i colpi di scena sono facilmente
intuibili, e gli episodi nel complesso risultano quasi scollegati tra
loro.
I
personaggi sono poco caratterizzati, noiosi e fini a sé stessi. L’unica interessante era zia Dolly, la zia americana defunta – si
come nei film – peccato che appunto essendo morta, non abbia potuto
apportare un po’ di felicità a questa lettura.
La
protagonista Linn è una lamentona, con un quoziente intellettivo di
una bambina di 10 anni, ad essere gentili… guarda caso quando ha
bisogno di qualcosa le cade dal cielo, e le cambia la vita… come ad
esempio l’eredità che la “salva” dal tradimento appena
scoperto del marito – poi scomparso dalla scena... si nemmeno una
chiamata – e che darà il via a tutto il romanzo.
I
suoi pensieri sono al limite dell’assurdo, non rispecchiano per
nulla i suoi 30 anni, ma la delineano solo come una sciocca che si
fida del primo che trova.
La
rappresentanza maschile è beh...assurda. E anche tralasciata. Il
marito di Linn scompare dopo le prime pagine, e le controparti sono
poco definibili…
Uno
è praticamente un orsacchiotto – scusate ironia con il suo nome,
Ted 😅– che fa tutto quello che gli viene chiesto, e mostra scarse
avance alla protagonista, che – chissà come, saranno gli ormoni mi
sa – se ne infatua comunque.
L’altro
beh...appare due giorni, palesemente per interessi propri e non
“amorosi”, e Linn se ne innamora perdutamente! La mia faccia era
tipo così 😱😱 Ma davvero?! Scherziamo?! A 30 anni?!
Il
tutto contornato da scarsi approfondimenti ed episodi buttati li
quasi a caso. Io odio le storielle d’amore che non lasciano nulla e sono fini a sé stesse, ma questa non è nemmeno classificabile come
“storiella d’amore”. Assolutamente da dimenticare!
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