venerdì 7 dicembre 2018

Recensione: Io sono il messaggero di Markus Zusak


Casa Editrice: Frassinelli
Genere: narrativa
Pubblicazione: 2 gennaio 2015
Pagine: 403
Voto: 



L'esistenza di Ed Kennedy scorre tranquilla. Fino al giorno in cui diventa un eroe. Ed ha diciannove anni, una passione sfrenata per i libri, un lavoro da tassista piuttosto precario che gli permette di vivacchiare, e nessuna prospettiva per il futuro. Quando non legge, passa il tempo con gli amici giocando a carte davanti a un bicchiere di birra o porta a spasso il Portinaio, il suo cane, che beve troppo caffè e puzza anche quando è pulito. Con le donne non è particolarmente disinvolto, perché l'unica ragazza che gli interessi davvero è Audrey, la ragione per cui è rimasto in quel posto senza vie d'uscita. Capace di colpirlo al cuore con una frase: "Sei il mio migliore amico". Non serve una pallottola per uccidere un uomo, bastano le parole. Tutto sembra così tremendamente immutabile: finché il caso mette un rapinatore sulla sua strada, e Ed diventa l'eroe del giorno. Da quel momento, comincia a ricevere strani messaggi scritti su carte da gioco, ognuno dei quali lo guida verso nuove memorabili imprese. E mentre Ed diventa sempre più popolare, mentre nota una luce diversa negli occhi di Audrey e la gente lo saluta per strada, inizia a domandarsi: da dove arrivano i messaggi, chi è il messaggero?



Buongiorno a tutti lettori! Oggi il libro di cui vi parlo credo sia un libro a molti sconosciuto. Lo era anche per me, che ho iniziato a leggerlo quasi per caso. Dovete sapere che quando girovago sui vari social/web ed incappo in qualche libro che mi ispira, gli faccio lo screen, per poi scrivermelo su un bigliettino e inserirlo in un mega barattolo. Li ci rimane fino a quando non ho nessun libro in particolare da leggere e allora apro il mio barattolo ed estraggo il fortunato vincitore!! Questa settimana è toccato a lui, “Io sono il messaggero”. Non so bene perché questo libro sia finito nel mio barattolo, non è per nulla nel mio stile. Probabilmente ho interpretato male la trama e la copertina, che mi hanno completamente mandata fuori strada.


Ovviamente una volta estratto il libro non sto più lì a leggerne la trama, d'altronde se l’avevo scelto ci doveva pur essere un motivo. Quindi nulla, inizio a leggere questo libro, ed arrivata a metà mi accorgo non solo di aver cannato completamente tipologia di libri, ma che la storia non aveva per nulla un senso logico.


Il protagonista, Ed, è un personaggio che potrei definire abbastanza noioso. La sua vita è suddivisa in lavoro come taxista, partite a poker con gli amici, birra e crogiolamento nel suo amore non corrisposto per Audrey.
Insomma, non molto interessante. Ma almeno pare essere abbastanza simpatico e con il senso dell’umorismo. Il libro inizia nel bel mezzo di una rapina in banca, dove il protagonista e i suoi amici sono ostaggi. Situazione brutta direte voi, e invece no, loro se la ridono e se la scherzano mentre il rapinatore cerca di sgraffignare tutti i soldi presenti in banca. Giusto no? Ok il rapinatore può essere anche un incapace, ma ha pur sempre una pistola in mano cavoli! Eppure, con azioni che hanno dell’incredibile il nostro coraggiosissimo protagonista riesce a sventare la rapina e far arrestare il malvivente!


Da questo momento in poi diventa tutto abbastanza confuso. Anzi, ripensandoci lo era anche prima. Il protagonista riceve per posta un asso di carte, con scritti sopra 3 indirizzi. Decidendo di visitare questi 3 luoghi capirà di essere stato scelto per portare un messaggio e “salvare” la vita di quelle persone. Inizierà così una serie di appostamenti e azioni abbastanza discutibili che lo porteranno ad un altro asso e così via…



Tralasciando il senso di tutto questo, abbastanza discutibile, vorrei sapere chi si è preso la briga di mettere su tutta questa messinscena su una persona, diciamocelo, abbastanza insulsa?! No, vorrei saperlo, perché dopo essermi “appassionata” a tutta la storia avrei tanto voluto sapere il motivo di tutto questo, ed il mandante, che pensavo dovesse essere per forza un suo conoscente, deciso a fargli alzare il culo dal divano e aprirgli gli occhi alle possibilità della vita, perché in fondo c’era chi stava messo peggio di lui… e invece? Vorrei dirvi che è stata una rivelazione emozionante, ma no. Allerta spoiler, per quello che può valere, perché il protagonista è stato scelto praticamente a caso da una persona a caso. Bene, benissimo.


Il tipo di scrittura è abbastanza piatto, niente di così particolare e distintivo, da potermi comunque convincere a seguire attentamente una storia a dir poco improbabile. Mi sono addormentata più volte leggendolo, e non riuscivo davvero a capire dove si volesse andare a parare. Non l’ho capito tutt’ora in realtà. Il messaggio di sottofondo poteva anche essere carino, ma per come viene gestita tutta la storia praticamente è fine a sé stesso. Probabilmente Ed tornerà a fare il taxista, giusto con una fidanzata in più, ma per il resto gli rimarrà ben poco, perché non credete alla trama, lui non diventerà un eroe, e nemmeno così tanto famoso da attirare l’attenzione del suo unico amore.


Come avrete intuito non mi è piaciuto per nulla il libro, sia per la storia raccontata che per come è stata raccontata. Odio i libri così senza alcun senso, mezzi tra il possibile e l’impossibile. Se è impossibile allora dev’essere fatto bene, con la magia o tutto il resto. Così boh, rimane nel mezzo, in un mazzo di carte dimenticato in un cassetto. Voi ne avete mai sentito parlare? 




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