giovedì 20 dicembre 2018

Recensione: Storie per chi non vuole dormire di Esteban Labruna


Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Genere: Horror
Pubblicazione: 13 novembre 2018
Pagine: 324
Voto:

Miami 2003. John è solo, come sempre, nel suo appartamento arroventato da una torrida estate. Un uomo e una donna bussano alla sua porta con una proposta che non si può rifiutare. Un lavoro pagato profumatamente e all'apparenza innocuo: sbobinare delle registrazioni e metterle su una chiavetta. Ma c'è una condizione inquietante: non dovrà MAI rivelare a nessuno ciò che ascolterà. E la condizione non è negoziabile. John ha pochi soldi, un lavoro che non gli piace e una «maledizione» che tormenta le sue notti. Così accetta, e la trascrizione comincia. Voci inquietanti raccontano storie che lo terrorizzano, lo sconvolgono ma che allo stesso tempo lo attirano in modo irresistibile in un mondo al confine della realtà, in una discesa incontrollabile verso paure inimmaginabili. Novelle dell'orrore, incubi dannatamente reali, agghiaccianti esperimenti: nove creepypasta destinate a invadere il web più profondo e a penetrare nei recessi più nascosti dell'animo e della mente del lettore, lasciando un'orma incancellabile.
Faccio subito una premessa: queste storie vi faranno dormire sereni come dei bambini! Scordatevi le storie terrorizzanti, la “discesa incontrollabile verso paure inimmaginabili”, gli “incubi dannatamente reali” e tutte le altre promesse scritte nella trama. In questo libro non troverete nulla di pauroso, al massimo qualche scena minimamente schifosa, il vostro “animo” starà benissimo e la “mente del lettore” ne uscirà completamente indenne seppur molto annoiata. Definire un horror questo libro è terribilmente esagerato. 

A me purtroppo sono sembrate tutte storie molto insulse, banali e affrettate.
Queste storie dovrebbero essere storie trovate nel web, racconti che girano nei blog e forum di gente che evidentemente non ha nulla di meglio da fare che inventarsi storie assurde e inutili. Di fatto si cita solamente qualche video o foto di qualcosa che forse potrebbe essere successo… al di la dell’inutilità di storie che di pauroso non hanno proprio nulla, è sbagliato proprio l’approccio secondo me. Anche la storia più paurosa se viene raccontata in 10 pagine, molto velocemente e approssimativamente, risulta insensata, affrettata e lascia il lettore totalmente indifferente. Se avessero scelto solo 1 storia e l’avessero sviluppata bene il libro sarebbe stato molto diverso, e probabilmente anche questa recensione. Tra l’altro le storie sono collegate a questi video o foto trovati in rete, in modo davvero molto approssimativo e vago, quindi di fatto sono totalmente inventate dell’autore e quasi del tutto scollegate da questo fantomatico materiale che gira nel web.
Oltre alle varie storie c’è la trama principale, anch’essa discutibile e basata su stupidi giochini di parole che, almeno a me, son risultati chiari fin dall’inizio quindi addio mistero. Speravo almeno in un finale decente ma a me è sembrato essere veramente da poco, per di più volutamente e inutilmente tirato per le lunghe. L’idea di base poteva esser veramente buona se sviluppata meglio (mooolto mooolto meglio), un vero peccato!



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