lunedì 3 dicembre 2018

Recensione: Legend di Stephanie Garber

Casa editrice: Rizzoli
Data di pubblicazione: 13 novembre 2018
Genere: fantasy
Pagine: 480
Voto:

Dopo la travolgente avventura nel mondo magico e misterioso del Caraval, Donatella Dragna è riuscita finalmente a sfuggire al padre e a salvare la sorella Rossella da un disastroso matrimonio combinato. Ma Tella non è ancora libera; per ritrovare la madre Paloma ha stretto un patto disperato con un criminale misterioso, che vuole in cambio qualcosa che solo lei può dargli: il vero nome di Legend, il Mastro di Caraval. L'unica possibilità per scoprire il vero nome di Legend è vincere il nuovo Caraval, che si terrà a Valenda, l'antica capitale dove una volta regnavano i Fati, in occasione del genetliaco di Elantine, la sovrana dell'Impero di Mezzo. Tella dovrà quindi immergersi di nuovo nella competizione magica, tra le attenzioni di un inquietante erede al trono, una storia d'amore impossibile e una ragnatela di segreti, tra cui anche quelli di Rossella. Se fallirà non potrà mantenere il suo patto e rischierà di perdere tutto, compresa forse la vita. Ma se vincerà, Legend e il Caraval saranno distrutti per sempre.



Buongiorno carissimi lettori! Oggi vi parlo di “Legend”, seguito tanto atteso del “fantastico” Caraval. Nonostante il primo capitolo non mi avesse entusiasmato così tanto, aspettavo comunque di scoprire il finale di quella intrigante storia. Ovviamente credevo fosse una duologia. Ovviamente mi sbagliavo. Ma questa non è l’unica cosa che mi ha deluso molto.


Partendo proprio dall’inizio. Se non vi ricordate bene il finale di Caraval vi consiglio di andare a riprenderlo prima di iniziare la lettura del secondo volume. Purtroppo, infatti, in esso non è presente nessun “mini riepilogo” che possa ricordare al lettore dove era rimasto circa un anno prima. Io ovviamente non avevo il primo volume con me, ed è stato molto frustante cercare di ricordarmi di che cosa stessero parlando i protagonisti.


Seconda delusione è stato proprio lo svolgimento del “gioco”. Mentre il primo Caraval è stato comunque un’esplosione di magia mista ad intrighi, questo è stato boh…noioso?! È stata data molta più importanza alle varie storie tra i protagonisti che alla magia del contorno, che aveva sicuramente contribuito a rendere Caraval così amato.
La protagonista di questo secondo volume è Donatella, in cerca del vero nome di Legend per poter liberare sua madre. Nonostante abbia di gran lunga preferito questa tra le due sorelle, mi ha comunque deluso il suo carattere. Me l’ero immaginata completamente diversa, ma in questo gioco non fa altro che ripetersi “chi è Legend?!”, tanto da arrivare perfino a sospettare di sua sorella Rossella. Snervante ad un certo punto, avrei solo voluto gridarle “ma muovi il culo e stai zitta”, ma niente, pagine a ripetere le stesse cose.


Il gioco quindi non risulta essere così avvincente come il primo, anzi. Nel caso ve lo stiate chiedendo si, finalmente si scoprirà chi è Legend per davvero. O almeno ci fanno credere così, non ci metterei troppo la mano sul fuoco. Però si, finalmente sapremo chi tira le redini di tutto. Un’altra delusione. Delusione per il semplice fatto che ad un certo punto appare così chiaro, che sinceramente non c’era bisogno che arrivassi alla fine per capirlo. Palese e così scontato che non volevo crederci. Davvero. Ho letto le ultime pagine in cinque minuti, perché non poteva essere vero. DOVEVA essere per forza un altro trucco. E invece no….


Ma questo non è l’unico colpo di scena che mi ha deluso. Infatti, probabilmente l’intento dell’autrice non era tanto sorprendere il lettore rivelando il nome di Legend, ma conquistarlo, forse, con la scena finale. Peccato che anche questa fosse abbastanza leggibile capitoli prima… resta il dubbio su tutto, però cavoli un po’ di inventiva!


Per quanto riguarda i protagonisti, escludendo Donatella, non sono stati così male. L’introduzione dei nuovi personaggi mi è piaciuta molto, sono stati ben delineati, in perfetta sintonia con il resto della storia. Non posso dirvi i loro nomi, perché uno comunque sarà fondamentale per lo svolgimento di tutta la trama, e del gioco reale che Donatella si troverà ad affrontare. Ma comunque mi è piaciuto molto. 


Riassumendo quindi, la trama poteva essere sviluppata molto meglio, essere più avvincente e soprattutto incastrarsi meglio con la magia del gioco, com’era stato per il primo libro. Capisco anche che probabilmente l’autrice abbia “cambiato” un po’ stile per prepararci al terzo volume, che quasi sicuramente non comprenderà un altro Caraval, però boh non mi ha convinta.  Nonostante gli intrighi ci fossero e fossero anche molto interessanti, sono stati sminuiti dallo loro risoluzione, e soprattutto dalla noiosità di Donatella nel risolverli. Non l’ho trovata così avvincente e coraggiosa come viene descritta, se non fosse stato per i continui aiuti che ricevi da Dante, era ancora ferma al primo indizio. Anche se effettivamente quello è l’unico che risolve, perché poi andrà quasi a caso.


Ecco spiegato il motivo del mio voto così basso, aspettative altissime completamente annientate. L'autrice risulta essere sicuramente più credibile a inventare la magia che la realtà. Voi l’avete letto? La pensate come me oppure no?! Fatemelo sapere, per il resto restate sintonizzati, tra poco uscirà anche la video-recensione della nostra Martina.



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