giovedì 29 marzo 2018

Recensione: Come un'aquila e un delfino di Claudia Esposito


Casa Editrice: StreetLib
Genere: Narrativa rosa
Pubblicazione: 11 settembre 2017
256 pagine
Voto:


Arianna e Colin hanno due passioni in comune: l'alchimia fisica e mentale che provano l'uno per l'altra e il sogno di diventare medici, solo che uno è guidato dall'ambizione, l'altra dal solo amore per quel lavoro. L'attrazione si combinerà ben presto con un amore smisurato che li spingerà sempre l'uno verso l'altra. Il diverso modo di concepire il loro lavoro, invece, li porterà a separarsi e a rincontrarsi più volte nel corso della loro vita, in un processo che sembra non avere fine. Sullo sfondo di tre diversi continenti è narrata una storia d'amore che vuole resistere al tempo e alle distanze.
I genitori di Arianna si sono conosciuti in un museo e si sono innamorati tra un dipinto e l’altro…suo padre logico e razionale, sua madre sognatrice e romantica. Da una coppia cosi non poteva che nascere una bambina intelligente e curiosa, che adorava fantasticare nei suoi mondi immaginari e restava allo stesso tempo affascinata dalla natura e dagli animali.
Il titolo del libro nasce da un’osservazione della piccola Arianna … per una bambina un’aquila e un delfino, due animali cosi belli e magnifici, avevano tutto il mondo da esplorare e perché non farlo insieme? Cresciuta sentendosi raccontare fiabe e miti, si era innamorata della storia della sirenetta, Ariel, e se una sirena poteva innamorarsi di un principe, perché un’aquila non poteva  avere una storia d’amore con un delfino? E’ una metafora stupenda su come un bambino non sia in grado di vedere differenze e ostacoli che da adulti condizionano il nostro modo di pensare. La cosa difficile è portare con sé questa innocenza anche durante la vita adulta, quando i sogni vengono infranti e ci si deve scontrare con la realtà…

 

 

Arianna sogna di diventare medico e di dedicare la propria vita a salvare vite umane, Colin invece è più ambizioso e distaccato dai suoi pazienti. Nonostante il loro sogno in comune, verranno continuamente separati dalle loro differenze e ambizioni. Si rincorreranno senza fine in una storia che li vedrà girare il mondo.
La copertina non mi piace particolarmente a parte i colori che richiamano vagamente l’ambiente africano, l’aquila e il delfino quasi non si notano. Inoltre lo stile è troppo veloce e sbrigativo, in due giorni si innamorano, la storia ci avrebbe guadagnato se ci fossero più dettagli e se fosse più costruita. Diciamo che racconta brevemente cos’è successo senza dare al lettore il tempo di farsi assorbire dalla storia e di viverla insieme ai personaggi. Il problema a mio parere è semplicemente che il libro non è stato scritto dal punto di vista di uno dei due protagonisti, come spesso accade, ma da una terza persona che diciamo li osserva e narra la loro storia. I sentimenti raccontati di riflesso non risultano essere intensi come quelli raccontati in prima persona o quanto meno da un punto di vista specifico. Lo stile è strano…per quanto riguarda alcune cose è troppo sbrigativo, non c’è suspense, non ti fa vivere la storia d’amore, non te la fa sognare. Ci sono invece delle parti molto lunghe che descrivono nel dettaglio la vita di personaggi secondari, interessanti ok ma che non aggiungono nulla alla storia principale. Anzi quelle pagine potevano essere usate per approfondire la storia principale piuttosto! E’ la differenza tra il riuscire ad immedesimarsi nella storia e il sentire un racconto veloce che inevitabilmente suscita poche emozioni. Conclusione: la trama è buona ma è troppo sbrigativo e poco coinvolgente.

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