giovedì 29 marzo 2018

Recensione: La tela russa di Sonia Perin


Casa Editrice:  Lettere Animate
Collana: #Thriller
Genere: Thriller
Pubblicazione: 18 novembre 2016
216 pagine
Voto:

Una pericolosa minaccia incombe su Venezia e l’unica speranza di salvezza è nelle mani di una sola persona. Il carnevale rischia di trasformarsi in un’enorme maschera di sangue e distruzione ordita dall’Isis e da alcuni terroristi russi. Un passato che non vuole essere dimenticato e che torna, più potente e reale che mai, nella mente e nel cuore di una donna. Un incubo soffocante che si nutre degli ideali dell’estremismo islamico.
Asia Colmar, alias Antonia Verga, è un ex agente dei servizi segreti. In seguito ad un’operazione andata male in cui è stato coinvolto mortalmente suo marito, ha lasciato il suo lavoro e ora lavora in un agenzia di viaggi… la sua sembra una vita normalissima e tranquilla… Asia cerca la normalità per riuscire a dimenticare un passato tanto doloroso. Ma la pace non è destinata a durare…

  


 

Il gruppo di terroristi russi in cui Asia si imbatte è segretissimo, pericoloso ed è sulla lista nera dei servizi segreti di tutto il mondo. Asia non può tirarsi indietro e far finta di non aver riconosciuto uno tra i terroristi più ricercati al mondo e si ritrova suo malgrado di nuovo operativa. I terroristi stanno a poco a poco infiltrandosi nelle agenzie di viaggio principali in molte città europee e stanno progettando un attentato che avrà luogo a Venezia, punto d’incontro delle navi turistiche in arrivo da tutta l’Europa.


In questo libro si ritrovano nemici ormai purtroppo ben noti, tra cui l’Isis, uno dei peggiori incubi del mondo moderno, col suo spaventoso quanto reale odio verso i cosiddetti “infedeli”.
La storia di questo libro è molto dinamica e fluente, in alcuni punti forse un po’ troppo, vi ritroverete catapultati dalla Russia, a Venezia, a Cortina e all’Olanda. La storia è molto originale, moderna e avvincente, cela però anche temi che fanno riflettere su tematiche molto attuali come il terrorismo e il costante pericolo di venir coinvolti in qualche attentato terroristico.


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