giovedì 29 marzo 2018

Recensione: U4 - Koridwen di Yves Grevet


Casa editrice: Garzanti Libri
Genere: fantascienza
Pubblicazione: 1 marzo 2018
Pagine: 400
Voto: 

Il mondo è popolato solo da adolescenti che hanno tra 15 e 18 anni: gli unici sopravvissuti al virus U4. Koridwen vive in una fattoria isolata in Bretagna dove, da sola, prova a rimettere in piedi la propria vita. Fino al giorno in cui tutto cambia. Fino al giorno in cui scopre di essere la prescelta per fermare il virus nella sua corsa mortale. Koridwen non capisce perché abbiano scelto proprio a lei, ma non può non rispondere al misterioso appello che ha ricevuto da Khronos, il game master di Warriors of Time, il videogioco online di cui era appassionata prima della catastrofe: deve trovarsi il 24 dicembre a mezzanotte sotto l’orologio più antico di Parigi. Spetta a lei salvare il mondo.
Koridwen ha paura, eppure sa che c’è una sola cosa che può darle la forza di affrontare il suo destino: la lettera che la nonna le ha lasciato e che le rivelerà il segreto che si nasconde nel suo nome. Quello che trova arrivata nella capitale francese è una realtà totalmente nel caos: il cibo scarseggia, le comunicazioni sono impossibili, non c’è elettricità e i monumenti più importanti della città sono stati presi d’assalto. Koridwen deve fare di tutto per proteggere la sua vita e raggiungere il luogo dell’appuntamento. Ma non è sola. Con lei altri tre ragazzi, altri tre prescelti: Jules che ha tra le mani segreti che non può svelare; Stéphane, convinta che il padre medico non sia morto; e Yannis, assetato di vendetta per la morte della sorellina. Insieme sono l’unica speranza di salvezza per l’umanità. Non c’è tempo per la paura, i dubbi, le incertezze: anche se sono solo quattro ragazzi devono sfoderare il loro coraggio e tutte le loro risorse. Perché nessuno sa cosa li aspetta. Nessuno sa cosa dovranno affrontare. Nessuno sa perché è toccato proprio a loro. L’unica cosa sicura è che il futuro è nelle loro mani.


Buongiorno cari lettori, mi faccio subito riconoscere, sono Sara la cattiva del gruppo. Sarà che ho sempre delle aspettative troppo alte, o che ho dei gusti un po’ difficili, ma sono pochi i libri che mi colpiscono veramente. Questo non rientra in quei pochi…
U4 è un libro distopico, il primo di 4 volumi, serie che ha spopolato in Francia. Presa da questa linea euforica mi sono precipitata in libreria. Peccato.

La trama era assolutamente meritevole di attenzione, il mondo è in preda ad un epidemia mai vista prima. Un virus, U4, ha attaccato la popolazione, i sopravvissuti sono solo ragazzi, tra i 15 e i 18 anni, il caos regna sovrano. La protagonista è Koridwen, una giovane ragazza che vive nelle campagne della Bretagna, destinata ad affrontare un lungo viaggio, che la porterà fino a Parigi, alla scoperta di strani segreti.

I personaggi non sono ben definiti, la protagonista pecca di personalità, si affida al caso e spera che vada tutto secondo un’antica filastrocca che le ripeteva sempre la nonna, mmamma…
Da qui ho iniziato a storcere il naso… ve la faccio breve… a quanto pare Koridwen è destinata a salvare il mondo, tornando indietro nel tempo e sconfiggendo il virus U4. Ma non come suggerito dal game master di WOT, videogioco su cui Koridwen passava intere giornate, insieme agli altri giocatori, ma da sola per via una qualche leggenda legata al suo nome….
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E io che m aspettavo un bel distopico, pieno d’azione, conflitti e colpi di scena…mi sono ritrovata invece a leggere episodi buttati li a caso, senza una linea logica e privi di qualsiasi sentimento. Già una che al pensiero di salutare i suoi nuovi amici, forse per sempre, l’unica cosa che gli viene in mente è lasciargli i propri preservativi, non spicca certo di intelligenza…

La storia è raccontata quasi come se fosse un diario, un conto alla rovescia fino al 25 Dicembre, presunta data in cui i giocatori di WOT dovrebbero incontrarsi a Parigi per salvare il mondo. 

Koridwen, dopo un iniziale momento in cui pensa di togliersi la vita ogni giorno che passa, afflitta dalla devastazione del virus, decide di partire per Parigi, portandosi dietro suo cugino Max.
Ho apprezzato il personaggio di Max, un ragazzo che viveva in un istituito psichiatrico per via dei suoi ritardi mentali. È sicuramente un personaggio singolare che di certo non tutti sceglierebbero come compagno di viaggio. Anche questo però è stato poco caratterizzato come il resto dei suoi amici.



Il lettore assisterà quindi al trascorrere dei giorni, che una volta arrivati a Parigi toccheranno l’apice dell’inimmaginabile.. qui Max e Kori incontreranno altri protagonisti, e saranno costretti a scegliere bene i propri amici, vivendo nell’ombra e disposti ad affrontare di tutto per la loro salvezza.

Come dicevo prima molti episodi sono buttati un po’ li...giusto perché l’idea iniziale era seguire questa antica filastrocca, che cantava una serie di numeri, in cui accadevano cose diverse.. l’autore doveva quindi inventarsi qualcosa per non interrompere questa serie, e insomma tutto andava bene… anche far uccidere persone a caso a Kori, quasi come se fosse posseduta da un demone…


Inoltre anche il finale  mi ha lasciato molto perplessa, dopo tutta sta fatica almeno un po’ di soddisfazione di scoprire quello che sarebbe successo dopo il 25 dicembre l’autore poteva darcela. E invece no ti lascia cli con un non finale, affrettato e insensato, che in teoria dovrebbe lasciarti la voglia di correre a leggere gli altri 3 volumi della serie. Grazie, ma no. Anche perché da quanto sono riuscita a capire gli altri 3 libri parlano della vita di altri protagonisti che Koridwen incontra a Parigi, quindi boh, non vedo come questo possa centrare con questa storia lasciata incompleta.


In conclusione, non leggerò sicuramente il seguito, bocciato. Voi l’avete letto? Vi prego ditemi che non sono l’unica pazza a cui non è piaciuto. 



2 commenti:

  1. Amo la distopia e questo libro è in attesa sul kindle perchè non potevo perdermelo. Mi attira l'idea e sono curiosa di sapere come sarà -appena avrò tempo- anche se il tuo parere mi spaventa un po' XD

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    1. Purtroppo questi libro ha poco della distopia, ed adatto ad un pubblico molto adolescenziale. Se mai ti capiterà di leggerlo fammi poi sapere cosa ne pensi che sono curiosa!!! :)
      ~Sara-Lettrici tra le stelle ⭐

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