Genere: Thriller
Pubblicazione: 31/08/2017
382 pagine
Charlie e Amy, due bambine di soli nove
anni, compagne di gioco, scompaiono all’improvviso. Un messaggio recapitato
alle rispettive famiglie conferma l’ipotesi peggiore: le giovani sono state
rapite. È l’inizio di un incubo. Poco tempo dopo, un secondo messaggio è ancora
più mostruoso. I malviventi mettono le due famiglie l’una contro l’altra,
minacciando di uccidere una delle due bambine. Per la detective Kim Stone e la
sua squadra il caso è più difficile del solito. I rapitori potrebbero davvero
trasformarsi in assassini spietati. Bisogna agire con rapidità e trovare la
pista giusta. E Kim ha intuito che nel passato delle due famiglie si nascondono
degli oscuri segreti...
Buongiorno cari lettori, a conferma che
leggo un po’ di tutto, oggi vi porto la recensione di un thriller, forse uno
dei pochi che mi ha davvero catturata ed entusiasmata.
Non credevo che un libro di questo
genere potesse emozionarmi così tanto, ma cavoli non sono riuscita a staccarmi
nemmeno un attimo, più leggevo è più volevo leggere. Più leggevo e più Volevo
sapere subito come sarebbe finita. Veramente folgorante.
La nostra protagonista è Kim, una
detective forte e determinata che non si lascia intimorire da niente e da
nessuno. Per questo quando il suo capo le propone un caso che non rientrerebbe
nelle sue competenze, è pronta ad accettarlo e a mettersi in gioco, ad una sola
condizione: vincere questa partita!
Infatti ci sono in ballo ben due vite, e
perlopiù di due ragazzine, rapite e tenute prigioniere da chissà quale
psicopatico.
Qui vorrei fare un attimo un appunto,
non ho capito a pieno la scelta dell’autrice di intitolare il libro “La ragazza
scomparsa”, quando in realtà sono due. Si potrebbe essere riferito all’altra
ragazza, quella che non è mai tornata, però comunque non ci azzecca molto…
Infatti questo non è il primo caso per
la polizia delle West Midlands, un anno prima altre due bambine erano state
rapite, ma solo una era tornata a casa. Si tratterà degli stessi rapitori?
Oppure di emulatori?
Il caso è complicato, delicato e
importante, ogni mossa sbagliata potrebbe determinare la fine delle due povere
bambine, e la situazione si aggrava ancora di più quando le famiglie ricevano
la richiesta di riscatto: un’asta, vincerà chi offrirà di più. Solo una bambina
tornerà dalla propria famiglia, quella che sarà disposta a pagare di più.
Non posso proprio svelarvi di più,
questo è un libro pieno di misteri e suspense, che va gustato pagina dopo
pagina, ma posso assicurarvi che i colpi di scena e le rivelazioni non
mancheranno affatto.
Devo fare i complimenti all’autrice che
ha saputo mettere in piedi una storia ben organizzata, e ricca di particolari
che si intrecciano alla perfezione. Per non parlare della protagonista Kim, ho
amato il suo carattere, una donna scorbutica e solitaria, ma pronta a dare sé
stessa per gli altri. Ha incarnato il suo ruolo perfettamente, ogni volta che
leggevo di lei, mi sembrava di avercela davanti.
La scrittura è diretta, arricchita ogni
tanto con parole più approfondite che sottolineano al lettore l’importanza dei
dialoghi. Ottima idea anche quella di inserire un’indagine “secondaria”, un
buon metodo per permettere al lettore di staccare un attimo la mente dai forti
avvenimenti del caso.
Se proprio devo trovare un elemento che
non mi ha entusiasmato molto, e che non ho capito, è stato l’inserimento di una
medium. Non so se sia stata una cosa poco studiata, o cosa…ma l’effetto finale,
almeno per me, non è stato sicuramente quello desiderato dell’autrice. Il suo
ruolo penso che fosse quello di creare un po’ di scompiglio e insinuare dubbi
nella mente di Kim, ma io odio queste cose paranormali e poco credibili,
soprattutto in libri che non trattano questi argomenti.
La medium in questione, di cui non ricordo
nemmeno il nome (per farvi capire quanto mi è stata antipatica), appare una
sera bussando alla sede operativa degli agenti, non che casa di una delle due
sfortunate famiglie, blaterando cose senza senso. Perché? Ce n’era davvero
bisogno? Per fortuna il detective Kim la pensa esattamente come me (altro punto
in più a suo favore) e la liquida credendola solo una vecchia pazza. Fin qui
applausi e lacrime agli occhi, peccato che poi più tardi cada nel tranello
incominciando a pensare che forse forse doveva darle ascolto. Sei seria? Corre
quindi a cercarla, ma ormai è troppo tardi e qualcun altro aveva già pensato a
zittirla. Il crimine non sembrerebbe affatto rientrare nel modus operandi dei
rapitori, quindi sarà stato qualcun altro? Ora capisco che l’autrice dovesse
inserire quel “qualcun altro”, però mi è sembrata davvero un’idea poco
credibile e misera. Non mi ha lasciata per nulla soddisfatta.
Altra nota positiva è l’accuratezza con
cui sono stati curati tutti i dettagli dell’indagine, l’utilizzo di termini e
professionisti specifici, che sicuramente rivelano l’esperienza dell’autrice in
questo campo.
Inoltre nonostante il libro faccia parte
di una serie, che vedono come protagonista sempre la nostra detective Kim, si
può leggere tranquillamente da solo, i riferimenti sono veramente pochi, e nel
complesso sono sempre accompagnati da due parole di chiarimento.
Nessun commento:
Posta un commento