giovedì 29 marzo 2018

Recensione: La ragazza scomparsa di Angela Marsons


Casa Editrice: Newton Compton Editori
Genere: Thriller
Pubblicazione: 31/08/2017
382 pagine
Voto:

Charlie e Amy, due bambine di soli nove anni, compagne di gioco, scompaiono all’improvviso. Un messaggio recapitato alle rispettive famiglie conferma l’ipotesi peggiore: le giovani sono state rapite. È l’inizio di un incubo. Poco tempo dopo, un secondo messaggio è ancora più mostruoso. I malviventi mettono le due famiglie l’una contro l’altra, minacciando di uccidere una delle due bambine. Per la detective Kim Stone e la sua squadra il caso è più difficile del solito. I rapitori potrebbero davvero trasformarsi in assassini spietati. Bisogna agire con rapidità e trovare la pista giusta. E Kim ha intuito che nel passato delle due famiglie si nascondono degli oscuri segreti...


Buongiorno cari lettori, a conferma che leggo un po’ di tutto, oggi vi porto la recensione di un thriller, forse uno dei pochi che mi ha davvero catturata ed entusiasmata.
Non credevo che un libro di questo genere potesse emozionarmi così tanto, ma cavoli non sono riuscita a staccarmi nemmeno un attimo, più leggevo è più volevo leggere. Più leggevo e più Volevo sapere subito come sarebbe finita. Veramente folgorante.
La nostra protagonista è Kim, una detective forte e determinata che non si lascia intimorire da niente e da nessuno. Per questo quando il suo capo le propone un caso che non rientrerebbe nelle sue competenze, è pronta ad accettarlo e a mettersi in gioco, ad una sola condizione: vincere questa partita!

Infatti ci sono in ballo ben due vite, e perlopiù di due ragazzine, rapite e tenute prigioniere da chissà quale psicopatico.
Qui vorrei fare un attimo un appunto, non ho capito a pieno la scelta dell’autrice di intitolare il libro “La ragazza scomparsa”, quando in realtà sono due. Si potrebbe essere riferito all’altra ragazza, quella che non è mai tornata, però comunque non ci azzecca molto…
Infatti questo non è il primo caso per la polizia delle West Midlands, un anno prima altre due bambine erano state rapite, ma solo una era tornata a casa. Si tratterà degli stessi rapitori? Oppure di emulatori?



Il caso è complicato, delicato e importante, ogni mossa sbagliata potrebbe determinare la fine delle due povere bambine, e la situazione si aggrava ancora di più quando le famiglie ricevano la richiesta di riscatto: un’asta, vincerà chi offrirà di più. Solo una bambina tornerà dalla propria famiglia, quella che sarà disposta a pagare di più.
Non posso proprio svelarvi di più, questo è un libro pieno di misteri e suspense, che va gustato pagina dopo pagina, ma posso assicurarvi che i colpi di scena e le rivelazioni non mancheranno affatto.


Devo fare i complimenti all’autrice che ha saputo mettere in piedi una storia ben organizzata, e ricca di particolari che si intrecciano alla perfezione. Per non parlare della protagonista Kim, ho amato il suo carattere, una donna scorbutica e solitaria, ma pronta a dare sé stessa per gli altri. Ha incarnato il suo ruolo perfettamente, ogni volta che leggevo di lei, mi sembrava di avercela davanti.


La scrittura è diretta, arricchita ogni tanto con parole più approfondite che sottolineano al lettore l’importanza dei dialoghi. Ottima idea anche quella di inserire un’indagine “secondaria”, un buon metodo per permettere al lettore di staccare un attimo la mente dai forti avvenimenti del caso.

Se proprio devo trovare un elemento che non mi ha entusiasmato molto, e che non ho capito, è stato l’inserimento di una medium. Non so se sia stata una cosa poco studiata, o cosa…ma l’effetto finale, almeno per me, non è stato sicuramente quello desiderato dell’autrice. Il suo ruolo penso che fosse quello di creare un po’ di scompiglio e insinuare dubbi nella mente di Kim, ma io odio queste cose paranormali e poco credibili, soprattutto in libri che non trattano questi argomenti.
 La medium in questione, di cui non ricordo nemmeno il nome (per farvi capire quanto mi è stata antipatica), appare una sera bussando alla sede operativa degli agenti, non che casa di una delle due sfortunate famiglie, blaterando cose senza senso. Perché? Ce n’era davvero bisogno? Per fortuna il detective Kim la pensa esattamente come me (altro punto in più a suo favore) e la liquida credendola solo una vecchia pazza. Fin qui applausi e lacrime agli occhi, peccato che poi più tardi cada nel tranello incominciando a pensare che forse forse doveva darle ascolto. Sei seria? Corre quindi a cercarla, ma ormai è troppo tardi e qualcun altro aveva già pensato a zittirla. Il crimine non sembrerebbe affatto rientrare nel modus operandi dei rapitori, quindi sarà stato qualcun altro? Ora capisco che l’autrice dovesse inserire quel “qualcun altro”, però mi è sembrata davvero un’idea poco credibile e misera. Non mi ha lasciata per nulla soddisfatta.


Altra nota positiva è l’accuratezza con cui sono stati curati tutti i dettagli dell’indagine, l’utilizzo di termini e professionisti specifici, che sicuramente rivelano l’esperienza dell’autrice in questo campo.
Inoltre nonostante il libro faccia parte di una serie, che vedono come protagonista sempre la nostra detective Kim, si può leggere tranquillamente da solo, i riferimenti sono veramente pochi, e nel complesso sono sempre accompagnati da due parole di chiarimento.

Giudizio finale? Assolutamente da leggere. Vi coinvolgerà dalle prime pagine, lasciandovi assolutamente senza fiato.

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