martedì 11 settembre 2018

Recensione: Due sirene in un bicchiere di Federica Brunini


Casa Editrice: Feltrinelli
Genere: Narrativa
Pubblicazione: 24 maggio 2018
Pagine: 224
Voto:

Al b&b delle Sirene Stanche – quattro stanze su un’isola del Mediterraneo nascoste dietro a un portone turchese, una cucina sempre in movimento e una grande terrazza sul mare – non si arriva per caso. Non è in nessuna guida turistica né lo si prenota online o con un’agenzia di viaggio: bisogna scrivere una lettera e motivare la propria richiesta, e poi attendere che una busta azzurra con il simbolo di una sirena giunga a confermare il soggiorno. Lo sanno bene Eva, Jonas, Olivia, Lisa e Lara, i cinque nuovi ospiti che approdano sull’isola per una vacanza detox che promette di rimettere in forma corpo e anima, e di aiutarli a trovare le risposte che cercano. Ad accoglierli ci sono Dana, trent’anni e la voglia di migliorare la vita di tutti con un po’ di yoga, meditazione e i suoi celeberrimi centrifugati bio, e Tamara, pittrice di mezza età che ama il mare, il silenzio e la solitudine del suo atelier. Insieme gestiscono la locanda offrendo sessioni di yogaterapia, arte, cucina, chiacchiere e tanto relax, lontano da cellulari e tecnologia. Ma cosa succede quando il passato irrompe scardinando il presente? Da cosa e da chi si nasconde Tamara, tanto da non lasciare mai l’isola? E chi sono Eva, Jonas, Olivia, Lisa e Lara? Sono davvero chi dichiarano di essere o mentono, prima di tutto a se stessi? Tra giornate di sole, avventure e una nottata drammatica che tiene tutti con il fiato sospeso, gli ospiti del b&b trasformeranno la loro vacanza in una tregua necessaria in cui riscoprire chi sono e chi vogliono diventare, perché “quello che succede è l’unica cosa che sarebbe potuta accadere” e “il momento in cui qualcosa avviene è sempre quello giusto”.  

 

Questo è il programma della vacanza al B&B delle sirene stanche! L’idea alla base del libro è buona, anche se un po’ inverosimile. La lettura è veloce e scorrevole! Purtroppo io tendo a vedere sempre le cose dal punto di vista razionale, prima di farmi coinvolgere dalle sensazioni che dà una storia, quindi il libro mi ha lasciata un po’ perplessa per alcune cose. Ad esempio, se per venire anche solo a conoscenza di questo B&B si deve essere raggiunti dal passaparola come fanno a raggiungere gente in tutto il mondo? Come avrebbe fatto a prendere il via una cosa così particolare all’inizio? Nessuna pubblicità, nessun sito, ci si può affidare al passaparola se si è in una grande città, ma un B&B isolato su un’isoletta dispersa nel mediterraneo…
Poi, secondo me è tutto un po’ esasperato, portato al limite… la “notte drammatica che tiene tutti col fiato sospeso” citata nella trama in realtà non è nulla di che, le frasi di motivazione e incoraggiamento che le due “sirene” donano ai loro ospiti sono molto pretenziose, molto da guru, filosofiche ok, ma non dicono nulla di che anzi di fatto secondo me ogni singolo protagonista arriva da solo alle proprie conclusioni, gli serviva solo una pausa per mettere in chiaro le idee e capire come risolvere i propri problemi. Le due “sirene” gestiscono il B&B propongono soggiorni detox, con sedute di yoga, di meditazione e di purificazione… il che va benissimo col tema della vacanza per rinascere alla base del libro ma mi ha dato un po’ fastidio il loro costante atteggiamento da psicologhe improvvisate Ovviamente è un libro, una storia inventata, però stona un po’, è troppo inverosimile, insomma questi hanno problemi più o meno seri ma si improvvisano psicologhe solo per dare questi consigli da guru che in realtà dicono tutto e nulla. Il libro è pieno di frasi come “i cuori confusi che ospitiamo qui” o il fatto che “le ansie degli ospiti diventavano le sue” che risultano un po’ stantie e esagerate. 

Il romanzo è abbastanza carino, particolare, è bello il richiamo alle lettere scritte a discapito della tecnologia moderna, così impersonale. Purtroppo non ti lascia molto e non è all’altezza delle aspettative che si creano nel lettore quando legge la trama. Non fa riflettere come dovrebbe secondo me fare un libro del genere, le varie storie raccontate in realtà sono affrontate superficialmente e le conclusioni diventano prevedibili. Ci sono molti luoghi comuni, nessun colpo di scena degno di nota, anzi anche il grande mistero che sta alla base della storia risulta ovvio già verso la metà del libro.
Insomma, tanta scena ma poche cose concrete in questo libro. Una lettura leggera, promettente all’inizio ma che poi delude e risulta essere nulla di speciale!

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