Casa Editrice: Einaudi
Pubblicazione: 10 maggio 2016
Genere: distopico
Pagine: 242
In un altrove temporale ma
nemmeno troppo lontano, la società ha realizzato il migliore dei mondi
possibili, sia pur a fronte di un controllo totale. Un luogo in cui si nasce
vecchi e si ringiovanisce col passare degli anni. Il mondo è pulito. Le risorse
rispettate. Un soffice rigore governa l'esistenza. Tutto secondo il Piano Vidor
che garantisce a ciascun individuo bisogni e felicità, così come il diritto ad
avere diritti. E godere dei propri diritti è un dovere per tutti. In questa
società rigorosa e ovattata vivono Difo e Natura, una coppia felice secondo
programma. Lavorano, fanno l'amore, frequentano amici, si divertono con le
forme di intrattenimento conosciute. Come tante altre coppie. Ma Difo e Natura
sono diversi. Sono destinati a imbattersi nel mistero del venire al mondo. E ad
aprire una fatale contraddizione in quel paradiso del Piano Vidor che sembra
perfetto.
Ebbene sì cari lettori, avete
letto bene, l’autore del libro di cui sto per parlarvi è proprio lui, Ligabue.
Premetto che io amo
semplicemente quest’uomo. Ha una visione del mondo che è pazzesca, e ogni volta
riesce a raccontarla così semplicemente che ti spezza il respiro.
C’è sempre una canzone, per
caso o per fortuna, che è perfetta, che racconta esattamente la tua vita e
quello che stai vivendo. È questo il suo dono.
Ligabue ha scritto diversi
libri, di poesie principalmente, ma non ricordavo assolutamente che si fosse
cimentato in un romanzo distopico. Quando l’ho scoperto, quel libro doveva
essere mio. Fortunatamente c’è chi pensa sempre a me e me l’ha regalato,
insieme all’edizione illustrata. Se stai leggendo, beh…ancora grazie!
Ma parliamo del libro…
La neve se ne frega è un
distopico con una base davvero molto interessante: nel mondo super controllato,
le persone nascono al contrario. Nascono da vecchi in una capsula, e
ringiovaniscono con il passare degli anni. Ad ognuno viene affidato un partner
con in quale passerà il resto della sua vita, ed un lavoro, identificato dal
proprio nome.
Ad esempio, il protagonista si
chiama DiFo Sogno. Sogno perché lavora nell’ambito dell’arte e DiFo perché è
direttore della fotografia. Ma io ho adorato il nome, anzi cognome della
protagonista femminile: Natura!
Molti sono i divieti e i diritti
in questo mondo, e Ligabue ce li propone tutti nelle prime pagine del libro. Come
far amare fin da subito il proprio libro!
Quindi le basi c’erano tutte,
ma poi boh… forse alla fine mi ha un po’ deluso. Mi aspettavo di più,
sicuramente mi aspettavo più frasi da sottolineare, come suo solito – ero già
pronta con la matita in mano – ma nulla.
Racconta la vita di DiFo e
Natura, nella sua bellezza e nel suo dolore. Fra alti e bassi. Ma arrivati alla
fine non cambierà nulla. Perché?
DiFo e Natura nel loro piccolo
combatteranno la loro battaglia, scopriranno che non esiste un solo modo per
venire al mondo, e assaporeranno la gioia e il dolore che si nasconde dietro
questo. Ma tutto questo dolore non li porterà a nulla, solo al proprio destino,
già scritto.
Dentro al mondo perfetto
creato dal piano Vidor, che tende alla felicità di tutti gli esseri umani, si
nascondono grosse falle che rivelano il senso della vita: non sempre siamo
destinati a fare ciò che è stato scritto per noi. E non sempre farlo significa
essere felici. Anche se il destino ha la sua puntualità. Spetta poi a noi
cercare di cambiarlo.
Nel complesso anche se mi
aspettavo di più, è un libro che sta nel mazzo e si fa leggere volentieri. L’edizione
illustrata poi è davvero bella. Un libro che anche se nasconde molto poteva
regalare molto di più.
Lascio a voi scoprire perché la
neve se ne frega…
“Parlami davvero, dentro
questo gelo,
sentimi davvero, che non fa più
buio,
baciami davvero, che non casca
mica tutto il cielo,
che ci stiamo ancora sotto
insieme…
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