Pubblicazione: 18 aprile 2017
Genere: Narrativa
Pagine: 381
Il suo nome esprime allegria, invece agli
occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a
scuola si sente come un'estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come
loro. Non le interessano le mode, l'appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha
una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di
tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice
abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne
hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire. Fino a quando una notte,
in fuga dall'ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di
chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in
un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima
volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima
volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi,
l'amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome
a quella strana sensazione che prova. Ma la felicità a volte può durare un solo
attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un
segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire
gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare
è una parola che racchiude mille e mille significati diversi. Un romanzo su
quel momento in cui il mondo ti sembra un nemico, ma basta appoggiare la testa
su una spalla pronta a sorreggere, perché le emozioni non facciano più paura.
Perché i libri più belli sono
sempre quelli che ti fanno piangere? Quelli che ti lasciano un vuoto dentro che
sei sicura non potrà mai essere colmato da un altro libro? Quelli che neanche a
farlo apposta, li leggi tutti d’un fiato, e poi arrivi alla fine e te ne penti
perché dovevi assaporarteli di più? Quelli che rileggeresti milioni di volte?
Ci sono e ci saranno sempre
“quei libri”. Per fortuna. E quando arrivano pensi sempre che non potrai mai
più leggere “un libro così”, ma puntualmente arriva sempre, quando meno te lo
aspetti.
Si miei cari lettori, oggi il
libro di cui vi parlo, è proprio uno di “quei libri”.
“Eppure cadiamo felici” di
Enrico Galiano. Non so nemmeno bene da dove iniziare, perché questo libro mi ha
lasciato dentro tante emozioni diverse, tutte troppo grandi per essere
raccontate semplicemente. Perché le parole, in questi casi, non saranno mai
abbastanza.
Questo è un libro pieno di
frasi da sottolineare, anzi intere pagine da copiare a caratteri cubitali e
incollare ovunque, perché la gente dovrebbe ricevere più spesso insegnamenti
del genere. Enrico Giordano è un professore, e con questo libro mi sono sentita
anche io un po’ sua alunna.
La protagonista è Gioia Spada,
per gli amici Maiunagioia. Ho apprezzato tantissimo questa sottile ironia, che
è davvero azzeccata. Perché Gioia non riflette per nulla il significato del suo
nome. Gioia è un’incompresa, una ragazza che tutti preferiscono evitare solo
perché decide di essere sé stessa e non una brutta copia che forse potrebbe
piacere a qualche suo coetaneo senza cervello. Gioia è strana, colleziona
parole di lingue straniere intraducibili, con significati che richiederebbero
pagine per essere spiegati. Gioia non ha amici, ma ha un’unica amica, quella
perfetta che tutti sognano di avere. Tonia, la sua amica immaginaria.
Leggere di Gioia è un po’ come
guardarsi dentro e riflettere sulla propria vita. Come farsi un continuo esame
di coscienza e non passarlo mai.
Gioia è così, e non l’è mai
fregato nulla di piacere agli altri, lei si va bene così. Fino a quando non
incontra Lo, Articolo Determinativo come lo chiama lei, e tutta la sua vita
cambia. Lo è quel ragazzo che ti fa svegliare la mattina con il sorriso. Quel
ragazzo che accende la luce quando è buio, e che ti apre gli occhi davanti al
mondo. Lo è quello che ti fa pettinare e truccare bene, quello che ti fa
sognare cose che non avresti mai immaginato.
Fino a questo punto il libro
mi stava piacendo molto, soprattutto lo stile di scrittura dell’autore, che ti
fa amare ogni singola parola. Ma poi ho iniziato ad avere paura. Paura che la
storia diventasse banale e noiosa, la solita storiella di due ragazzi che si
rincorrono per stare insieme, che cercano il loro “e vissero per sempre felici
e contenti”. Per fortuna si è rivelata una paura insensata.
Lo e Gioia si conosco e si
amano quasi sin dal primo momento, ma l’amore non è mai solo rose e fiori,
l’amore non vuol dire solo amare. Lo scompare e a Gioia cade il mondo addosso.
Perché quando vivi convinta che il mondo sia in bianco e nero vivi serena e
tranquilla, ma quando scopri che esistono i colori, tornare ad essere ciechi fa
più male di qualsiasi altra cosa. E Gioia torna cieca, soprattutto perché Lo
scompare senza una parola, scompare portandosi dietro segreti che nessuno
sembra in grado di risolvere.
Gioia inizia a domandarsi se
non sia diventata pazza. Se oltre a Tonia non si sia immaginata anche Lo,
nonostante tutto sembrasse così vero, così forte e travolgente.
Vi lascio scoprire come
finisce questa fantastica storia, che è assolutamente unica e inimmaginabile.
Che vi farà impazzire come Gioia.
Il finale lascia davvero con
le lacrime agli occhi e il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Proprio come piace
a me. Un’altra cosa che ho apprezzato un sacco è la lista finale delle parole
intraducibili di Gioia, devo dire che ero veramente troppo curiosa, e l’autore
mi ha accontentata!!
Ho letto questo libro in
ebook, ma vi confesso che appena finito ho ordinato la versione cartacea. “Quei
libri” vanno conservati gelosamente, sfogliati nei momenti difficili e messi in
prima linea nella libreria.
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