mercoledì 2 maggio 2018

Recensione: Il giardino delle farfalle di Dot Hutchison


Casa editrice: Newton Compton 
Pubblicazione: 15 giugno 2017
Genere: Thriller
Pagine: 336
Voto:

Vicino a un palazzo isolato c'è un bellissimo giardino dove è possibile trovare fiori lussureggianti, alberi che regalano un'ombra gentile e... una collezione di preziose "farfalle": giovani donne rapite e tatuate in modo da farle assomigliare a veri lepidotteri. A guardia di questo posto da brividi c'è il Giardiniere, un uomo brutale e contorto, ossessionato dalla cattura e dalla conservazione dei suoi esemplari unici. Quando il giardino viene scoperto dalla polizia, l'unica sopravvissuta viene messa in salvo e poi interrogata. Gli agenti dell'FBI Victor Hannover e Brandon Eddison hanno il compito di mettere insieme i pezzi di uno dei più complicati rompicapo della loro carriera. La ragazza, conosciuta solo come Maya, è ancora sotto shock e la sua testimonianza è ricca di episodi sconvolgenti al limite del credibile. Torture, ogni forma di crudeltà e privazione sembravano essere all'ordine del giorno in quella serra degli orrori, ma nel racconto della giovane donna con delle ali di farfalla tatuate sulla schiena non mancano le incongruenze e i salti temporali... E più Maya va avanti con il suo terrificante racconto, più Victor e Brandon si chiedono chi o cosa la ragazza stia cercando di nascondere...
Se mai c’è stato un libro che potesse essere descritto in un’unica parola è questo. Stupendo.
La protagonista della storia è Maya, una delle tante ragazze che è appena stata liberata dal “Giardino” in cui erano prigioniere. A poco a poco Maya racconterà la sua storia di prigioniera ma il mistero di questa ragazza riguarda tutto il suo passato non solo il periodo del suo rapimento…la storia è scritta benissimo, con un continuo alternarsi tra l’interrogatorio a cui Maya è sottoposta e i vari flashback della sua vita, il tutto armonizzato alla perfezione.
Il fatto di chiamare “Giardino” un luogo di prigionia è già di per sé strano ma vi assicuro che rimarrete stupiti dai dettagli… si, perché questo giardino è stato creato per ospitare le “Farfalle”… povere ragazze non solo tenute prigioniere ma sottoposte alle più terribili torture. Solitamente riesce difficile, credo, immedesimarsi e riuscire a capire come passa essere venire rapiti, ma questo libro riesce a trasmettere il grande impatto emotivo e psicologico che deve avere un’esperienza di questo tipo. Si va molto al di là della storia in sé. Belle anche le dinamiche e gli intrecci tra le varie ragazze del Giardino. E’ davvero un libro bellissimo e non vedo l’ora di leggere il seguito.  Il “Giardiniere” poi è un personaggio complesso e affascinante nella sua follia, si perché lui vuole delle vere e proprie farfalle nel suo giardino quindi marchia queste povere ragazze con un enorme tatuaggio sulla schiena per dare davvero vita alle sue folli visioni… un tatuaggio che simboleggia la loro appartenenza al Giardino e al Giardiniere. 
Ammetto di essere andata a cercare ogni singola farfalla che veniva citata per riuscire a visualizzarmi i tatuaggi perché come tutto il libro sono cose terribili ma che affascinano per la loro bellezza…


Credetemi i dettagli sono agghiaccianti e terribili ma descritti con una tale cura e maestria da rimanere comunque affascinati dal racconto. E’ molto bello e originale anche il modo in cui viene raccontata la storia, perché di fatto si parte dal finale ovvero dal momento della liberazione delle Farfalle e a poco a poco si ricostruisce all’indietro tutta la storia…vedrete ogni tassello andare al proprio posto fino alle rivelazioni finali che non vi deluderanno!
Vi terrà incollati dalla prima all’ultima pagina. Ne sarete attirati e disgustati, affascinati e inorriditi, spaventati e incantati! Libro inquietante ma bellissimo! …benvenuti nel giardino delle Farfalle!

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