lunedì 25 febbraio 2019

Recensione: La casa dei sogni di Trisha Ashley


Casa Editrice: Newton Compton Editori
Genere: Narrativa rosa
Pubblicazione: 26 luglio 2018  
Pagine: 476
Voto:

Quando Carey Revell riceve in eredità la grande casa di famiglia, non ne è proprio entusiasta... La casa è enorme ma in condizioni fatiscenti e, come se non bastasse, ci vivono un paio di lontani parenti che non hanno alcuna intenzione di andarsene. Ma lui al momento è senza un lavoro, ha rotto con la sua ragazza e quella vecchia casa, in fondo, potrebbe essere un’occasione per ripartire. Deve solo trovare qualcuno che lo aiuti a riparare le vetrate… Angel Arrowsmith è un’artista e ha trascorso gli ultimi dieci anni condividendo la vita, la casa e il lavoro con il suo mentore e fidanzato perfetto. Ma un giorno, all’improvviso, ha perso tutto e si è ritrovata sola e con il cuore spezzato. La situazione sarebbe stata disperata, se il suo vecchio amico Carey non le avesse proposto di aiutarlo a sistemare la proprietà appena ricevuta in eredità. Angel e Carey si trasferiscono dunque pieni di speranze. Ma quella vecchia dimora – scopriranno presto – custodisce dei segreti. Svelarli insieme potrebbe far nascere un inaspettato legame…
Questo libro è stato una delusione, purtroppo!! La trama promette bene, Angel è un’artista alle prese con un forte dolore personale, derivato dalla scomparsa del suo compagno di vita, di lavoro e di arte.
Il suo lavoro, che poi è una vera e proprio arte, è quello di lavorare il vetro, creando finestre con meravigliose decorazioni e rosoni intricati. Le descrizioni sono belle e si riesce ad immaginare che effetto faccia lavorare con questo materiale, dalle mille sfumature e che prende vita quando la luce lo attraversa.
Purtroppo il libro non è degno della sua stessa trama, cioè piu che altro se leggi la trama e le ultime 40 pagine hai gia letto tutto quello che serve. Il libro non è particolarmente lungo ma sembra di 2000 pagine! All’inizio è interessante ma poi non ha ritmo, solo mille dialoghi in cui vengono dette sempre le stesse cose.
Tanta scena e poca sostanza insomma, per un libro definito narrativa rosa questa storia è davvero scarna e prevedibile… davvero una delusione!


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