venerdì 20 luglio 2018

Recensione: Annientamento di Jeff VanderMeer


Casa Editrice: Einaudi
Genere: Fantascienza
Pubblicazione: 4 febbraio 2014
Pagine: 182
Voto:

 

Per trent'anni l'Area X - un territorio dove un fenomeno in costante espansione e dall'origine sconosciuta altera le leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso scorrere del tempo - è rimasta tagliata fuori dal resto del mondo. La Southern Reach, l'agenzia governativa incaricata di indagarne gli enigmi e nasconderla all'opinione pubblica, ha inviato numerose missioni esplorative. Nessuna però è mai tornata davvero dall'Area X: chi, inspiegabilmente, ricompariva al di qua del confine era condannato a un destino peggiore della morte. Questa volta, però, sarà diverso: la dodicesima missione è composta unicamente da donne. Quattro donne che non conoscono nulla l'una dell'altra, nemmeno il nome - sono indicate con la funzione che svolgono: l'antropologa, la topografa, la psicologa e la biologa - accettano di partecipare a un viaggio che assomiglia molto a un suicidio. Cosa le ha spinte a imbarcarsi in una missione tanto pericolosa? La biologa spera di ritrovare il marito, uno dei membri dispersi della spedizione precedente. Ma forse cerca anche di fuggire dai suoi fantasmi. E le altre? Cosa nasconde la psicologa, ambigua leader del gruppo? Quando le quattro esploratrici incappano in una strana costruzione mai segnalata da nessuna mappa, capiranno che fino a quel momento i disturbanti misteri dell'Area X erano stati appena sfiorati. Jeff VanderMeer ha costruito un mondo in cui l'avventura, il fantastico, l'ignoto sono le coordinate per indagare il più alieno dei pianeti: la psiche umana.
Ho deciso di leggere questo libro attratta dal film uscito recentemente. Di solito trovo che i film tratti dai libri siano inevitabilmente meno interessanti, meno dettagliati ed intensi. Questa dev’essere l’eccezione che conferma la regola perché ho adorato il film ma invece il libro è stata una delusione totale!
Il libro ha tanto potenziale che viene espresso al meglio nel film, ma anche supponendo di non aver visto il film, il libro non mi sarebbe piaciuto proprio!
La storia si basa sulla esplorazione della misteriosa area X dove la natura sembra non seguire più le normali regole e il mondo segue un corso tutto suo. L’area X ti cambia, se riesci ad uscirne non sarai più lo stesso , ti fa diventare come un guscio vuoto, nient’altro che l’ombra della persona che eri quando ci sei entrato.
Trovo che il libro abbia troppi sottointesi… si dice continuamente che la natura è strana, mutata, aliena… ok ma di fatto non dici nulla! Perché la natura sembra così strana?

Non stimola minimamente la mente del lettore che fatica ad immaginarsi una realtà così aliena. Il finale poi non è stato per nulla bello o coinvolgente. A dire la verità volevo leggere velocemente questo libro, tanto la storia la conoscevo già per aver visto il film, e passare ai 2 capitoli successivi della trilogia. In realtà ci ho messo tantissimo a finire questo libro perché risulta pesante e inconcludente. Ti aspetti sempre che succeda qualcosa invece nulla di che. Quindi non creod proprio che leggerò gli altri due capitoli.
E’ un libro molto !evocativo!, lascia intendere che stia per succede chissà che cosa e poi si perde in mille riflessioni senza senso. Dà continuamente un senso di suspense che però non viene mai soddisfatto e quando si arriva alla fine del libro si rimane con l’amaro in bocca!
La protagonista fa mille pensieri (e poche azioni) per non parlare dei continui flashback con i ricordi del marito. E’ un vero peccato perché la trama è veramente piena di potenzialità ma si da troppo spazio a riflessioni inutili, frasi pompose per non dire di fatto nulla degno di nota.
Su internet si trovano tantissime teorie sul vero significato di questo libro. La trama stessa suggerisce che il “pianeta alieno” ovvero l’area X, da espolrare non sia altro che la psiche umana, altri dicono che la storia sia in realtà una metafora sul cancro e quindi su cosa succederebbe se fosse la terra, la natura stessa, ad ammalarsi di cancro ed iniziasse a sfuggire alle sue stesse leggi.
O ancora l’intero libro viene paragonato ad un’allucinazione, un’avventura psichedelica che la protagonista avrebbe sotto droghe. Io onestamente le trovo tutte teorie un po’ esagerate, scelgo invece di vedere questo libro per quello che semplicemente è, ovvero un romanzo di fantascienza dalla trama abbastanza originale ma dallo stile strano e inconcludente, e da cui per fortuna è stato tratto un film nettamente migliore.

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