lunedì 16 luglio 2018

Recensione: I fuochi di Valencia di Elena Covani


Casa Editrice: Nati Per Scrivere Edizioni
Genere: fantasy
Pubblicazione: 15 maggio 2018
Pagine: 192
Voto:

Valencia, giorni di Las Fallas, la grande festa di primavera che anima le strade della città. Occasione ideale per gli Erjes per attaccare e contaminare numerosi umani, rendendoli loro schiavi. Le Sentinelle si apprestano a difendere la città, ma il Soldato José si interroga sul fine ultimo delle loro azioni: quella guerra tra le loro razze avrà mai termine?
Quando si imbatte in Maria, una ragazza contaminata ma in grado di resistere al virus dei demoni, i suoi dubbi aumentano e farà di tutto per proteggerla: dagli Erjes, che vogliono studiarla, dal Concilio, che vuole sopprimerla. Una guerra per l’evoluzione, combattuta per le strade di Valencia.
Gli Erjes non sono altro che umani, o almeno una volta lo erano, contagiati e mutati da un virus che dona poteri straordinari e acuisce i sensi. Sono però una specie malvagia, senza freni per la loro sete di violenza e la loro necessità di contagiare più umani possibili.
La routine di Sentinella del protagonista, José, è quella di pattugliare le strade della sua città, Valencia, per uccidere gli Erjes evitando che uccidano o contagino altri essere umani. I giorni della grande festa primaverile di Las Fallas sono i peggiori per le Sentinelle di Valencia, i più faticosi. La città in festa si riempie di gente, folle di umani che festeggiano fino a tarda notte ignari del pericolo. Gli Erjes la considerano la più ghiotta occasione dell’anno per ampliare le loro fila diffondendo il contagio. Il ciondolo a forma di pipistrello, simbolo di Valencia, è il più caro ricordo che José ha di suo padre, donato affinché vegli su di lui e lo protegga.
La vita di José è però destinata a cambiare dopo l’incontro con Maria, una giovane donna contagiata dal virus che sembra però essere in grado di combatterlo e di contrastarne gli effetti mantenendo la sua umanità intatta. Da tempo circolavano strane voci in città su una nuova specie di Erjes, ma solo trovandosi davanti all’impaurita Maria José avrà le prove dell’esistenza di quella nuova forma di Erjes. Le novità però fanno sempre paura, soprattutto se si tratta di una nuova specie sconosciuta e dalle potenzialità sconosciute. Se non conosci il tuo nemico come puoi combatterlo? Per questo Maria è in grave pericolo, per il Concilio lei è solo una nuova minaccia mentre gli Erjes si sentono minacciati e incuriositi dall’evoluzione della loro specie e la vogliono studiare.
  

Mi è piaciuta molto l’impronta “realistica” data alla storia, niente magia o mistero in questo urban fantasy, gli Erjes sono esseri umani mutati e resi malvagi da un virus. Anche la nuova specie di cui fa parte Maria è frutto dell’evoluzione, non di qualche strana magia o mistero.
E’ stato affascinante leggere una storia ambientata in un luogo che ho avuto occasione di visitare da poco. Ti fa ripensare in un modo del tutto nuovo ai luoghi e ai monumenti che hai visitato come semplice turista e ora invece tutt’ad un tratto diventano i vivi scenari degli inseguimenti di José e della lotta contro gli Erjes. E’ un libro davvero ben scritto, si legge con velocità e soprattutto è molto coinvolgente. Le descrizioni dei luoghi sono belle e vivide, ottima la scelta di raccontare sprazzi di storia e delle tradizioni di questo luogo, sono un ottimo sfondo alla storia e riescono a far immergere il lettore nella storia e nell’atmosfera spagnola.

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