lunedì 14 gennaio 2019

Recensione: Il mistero dell'Inquisitore di Evangelisti

Casa Editrice: Mondadori
Pubblicazione: 1997
Genere: Fantasy
Pagine: 292
Voto:

1354: Nicolas Eymerich, il sinistro inquisitore, è in Sardegna con re Pietro IV d'Aragona per soffocare la rivolta di Mariano, giudice d'Arborea. Mariano però ha un alleato potente e misterioso: lo chiamano Sardus Pater, una divinità sconosciuta e terribile... 1942, New York: lo psicologo austriaco Wilhelm Reich si è rifugiato in America per sfuggire ai nazisti e ha fatto una scoperta rivoluzionaria. Tanto da costringere le autorità a rinchiuderlo in prigione, dove una serie di inspiegabili allucinazioni sembra metterlo in collegamento proprio con Eymerich. Pubblicato per la prima volta nel 1996 nella storica collana "Urania", un romanzo che segna una delle tappe fondamentali nella saga dell'inquisitore Eymerich, protagonista di libri ormai diventati di culto, a metà tra fantascienza e il noir.
Buongiorno lettori, oggi recensione di un libro un po’ diverso dai solito. Questo libro mi è stato consigliato ed imprestato da un amico. Il libro in questione è di Evangelisiti grande scrittore italiano dei generi Fantasy, fantascienza e horror.
Il mistero dell’inquisitore Eymerich è uno dei romanzi in cui si racconta la storia dell’inquisitore Eymerich, uno tra i personaggi più celebri creati dallo scrittore.
Questo libro è diviso in tre racconti, all’apparenza scollegati tra loro, ma in realtà è tutto connesso. Il racconto principale è quello che si svolge nel 1354 ed ha come protagonista il “domenicano” Nicolas Eymerich. Lo seguiamo nelle vicende in Sardegna, insieme al Re, dove deve cercare di soffocare una rivolta, ma Il giudice Mariano ha un alleato potente, che ben presto conoscerà anche il nostro inquisitore. 
L’altra parte del racconto ci parla di Reich, che sfuggito dai nazisti per la sua grande scoperta, l’energia orgonica. In questi capitoli seguiamo la scoperta di questa energia e di come è cambiata la vita dello psicologo, fino alla sua morte.
Le ultime vicende che seguiamo sono i capitoli riguardanti i bambini del futuro. In questi ci troviamo in un futuro non precisato e seguiamo le vicende dei tre quattordicenni che sono stati mandati a Lazzaretto(in Sardegna posto dove si trovano le persone malate)  per insubordinazione. In questo luogo, temuto da tutti, i tre incontreranno un vecchio che sostiene di poter curare tutte le persone li presenti, ma lo dovranno aiutarlo ad entrare nella grotta.

Tutti e tre le parti sono collegate tra loro, grazie alla fonte di energia che L’inquisitore scopre nel 1354. Il romanzo ha caratteristiche un po’ diverse dai romanzi attuali, ma mi ha catturato tantissimo. Una delle parti più interessanti è stata la spiegazione dell’energia orgonica, la grande scoperta di Reich. La storia principale invece a mio parere ci mette un po' ad ingranare, ma dopo qualche capitolo ti conquista. Ho dovuto assolutamente continuare la lettura perché dovevo assolutamente scoprire il grande mistero della gotta di Nettuno.
Premetto che non avevo mai letto nulla dello scrittore, ma dopo questo romanzo penso che andrò in cerca di nuovi romanzi di esso. La storia dell’inquisitore mi è piaciuta e visto che fa parte di una raccolta ad esso dedicata penso che leggerò altri libri.
Non vi voglio svelare molto perché è un libro che va letto e scoperto capitolo dopo capitolo. Ha una scrittura coinvolgente, che anche se all’inizio non mi catturava dopo qualche capitolo ero già presa per questo libro. Non mi resta che dirvi vi consiglio di leggere questo libro, o almeno qualcosa di questo scrittore.


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