martedì 22 gennaio 2019

Recensione: Morte di uno scrittore di Hakan Nesser


Casa Editrice: Guanda Editore
Genere: Thriller
Pubblicazione: 1996
Pagine: 201
Voto:

David Moerk è un traduttore che vive una vita solitaria dopo la scomparsa della moglie in circostanze misteriose e ha appena ricevuto l’incarico di tradurre l’ultimo romanzo – inedito – di un celebre scrittore, Germund Rein. Ma nel frattempo Rein è morto e non può più spiegare perché pretende che quella sua opera non venga pubblicata in lingua originale e, soprattutto, perché si debba mantenere il massimo riserbo al riguardo. Dopo le prime indagini, le circostanze portano tutti a pensare che l’uomo si sia suicidato... Traducendo quell’ultimo, enigmatico lavoro, Moerk si convince tuttavia che Rein sia stato ucciso da qualcuno a lui molto vicino. Determinato a capire cosa nascondano realmente la scomparsa della moglie e quella dell’autore, Moerk scoprirà molto presto che il contenuto di quel libro è destinato a stravolgere per sempre più di una vita. La sua, per prima.

Buongiorno lettori, oggi vi parlo del primo libro letto nel 2019, e parto subito con una delusione! Quando ho letto la trama del libro mi ispirava molto, sembra un thriller ricco di suspence ... e invece si è rivelata una storia molto molto piatta.
Il libro ci racconta la storia di David un traduttore che ha ricevuto un incarico molto importante, tradurre un romanzo di una persona appena morta. Rein,  un noto scrittore, sembra sia morto per suicidio e ha lasciato detto che il suo ultimo romanzo doveva essere tradotto da David e non doveva assolutamente essere pubblicato in lingua. Nel frattempo, David approfitterà di quest’occasione per cercare la sua consorte scomparsa anni prima. Durante la lettura del libro ho riscontrato molto fatica sia per i cognomi sia per i nomi delle città. Impronunciabili! Oltre tutto veniamo catapultati da un punto all’altro, tra passato e presente e molte volte facevo fatica a capire dove, e in che tempo, mi trovavo.
Come si può facilmente intuire Rein non è morto suicida e ci sarà un lieve, ma veramente lieve, alone di mistero intorno alla sua morte. Assassini prevedibili e molto scontati. Inoltre, io credevo, anzi speravo, che la vicenda della scomparsa avvenuta anni prima di Ewa, moglie di David, fosse collegata a quella di Rein. Invece anche qui ennesima delusione.
Per quasi tutto il libro il protagonista non fa altro che tradurre il romanzo e ubriacarsi. L’ho trova di un piattume e di uno squallore senza paragoni. La vicenda su Ewa non è affatto chiara. Si capisce che lei aveva un amante e che lui ne fosse al corrente, per il resto l’ho trovato molto confusionario.
Di questo autore ne avevo sentito parlare molto bene, invece ne sono rimasta estremante delusa! Spero che sia solo un caso, e magari più avanti posso ridare uno possibilità a questo scrittore. 

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