Pubblicazione: 06
gennaio 2018
Pagine: 212
Bilitis è una archeologa Italo-francese di
trentacinque anni cresciuta a Parigi in una famiglia con una mentalità severa
riguardo al sesso e alla religione. Questo atteggiamento bigotto scatena nella
ragazza sin dall’adolescenza, un comportamento ribelle e rivoltoso. Bilitis si
rende prestissimo conto che in società ma soprattutto nella sua famiglia, il
maschio è molto privilegiato e soprattutto libero di agire ed esprimersi circa
la propria vita amorosa. Ormai anno dopo anno Bilitis si sente come sfidata
dalla sua famiglia e il suo unico scopo è quello di dimostrare a tutti loro che
si sbagliano e che una donna ha le stesse capacità e diritti di un uomo.
L’infanzia anaffettiva di Bilitis la spinge a comportarsi in modo provocatorio
perdendo così il controllo di sé e del rispetto per la sua persona ammalandosi
di “disordine sessuale”. Arrivata a toccare il fondo del baratro, decide in
modo repentino di “purificarsi” lavorando molto su se stessa; inizia ad
imparare a volersi più bene creandosi una propria vita spirituale fatta di
positività e finalmente capisce l’importanza di circondarsi di persone
affidabili. L’Universo la metterà comunque alla prova più volte permettendole
di disegnare il proprio destino attraverso le sue nuove scelte di vita
Buongiorno lettori 😊 Prima
di iniziare la recensione di oggi ringrazio l’autrice Bea C. che gentilmente ci
ha inviato una copia del suo romanzo.
Oggi parliamo di “Félicité” un romanzo che
come vedrete dal voto non mi ha del tutto convinta.
Parto subito dicendo che la trama mi avevo
ispirato molto, lo vedevo molto come un libro alla ricerca di se stessi, e
avevo anche capito che ci sarebbero state scene hard. Purtroppo, però il
romanzo non è proprio come la trama descritta, ma andiamo con ordine.
Una cosa che mi ha colpito subito in
positivo è stata la prefazione del libro, molto diretta. Il far si che il
lettore sappia in che genere di lettura si sta immergendo è davvero un ottimo
modo per iniziare un libro. Nella Prefazione ci viene anche spiegato che il
titolo “Félicité” non significa “Felicità” in Francese, come molti potrebbero
pensare, ma ha un significato ben preciso che l’autrice ci farà trovare
all’interno del romanzo.
E così parte il romanzo, la nostra
protagonista Bilitis sta per partire per la sua prima vacanza da sola. Basta
lavoro, amici, ragazzi insomma basta stress, un po' di tempo per se stessa e
assoluto relax. Questa vacanza cambierà per sempre Bilitis. LEI parte da sola
ma nella sua vita non è sola, ha Alain il suo ragazzo.
Una volta arrivata nell’isola conosce due
ragazzi con cui passerà per tutto il mese, momenti di intensa e focosa
passione, tanto da dimenticarsi di Alain. Quest’ultimo però sentendo molto la
mancanza della sua amata, durante un giro in moto ha un incidente. Bilitis
preoccupata da ciò torna a Parigi, una volta che il suo ormai ex ragazzo è
tornato abbastanza in forma, gli confida tutto ciò che è avvenuto sull’isola e
ovviamente si lasciano. Lei sentendosi in colpa e per purificarsi partirà per
l’Etiopia come volontaria. Li ritroverà se stessa aiutando i bambini più
bisognosi, ma la vita ha in serbo per lei ancora qualche difficoltà. La madre
sta per morire e anche se le due avevano un rapporto difficile, decide di
starle vicino, quindi lascia l’Etiopia e arriva a Torino. Qui ha alcuni vecchi
amici(conosciti con il suo lavoro di Archeologa) e conoscerà Ric. Quello che
potrebbe essere il grande amore della sua vita…. ma il suo lavoro la costringe
a viaggiare spesso. Riuscirà Bilitis a tenersi stretto l’uomo che forse l’ha
fatta innamorare o continuerà a stare bene con se stessa e con il suo lavoro?!
Parto dal dirvi che della protagonista mi
è piaciuto il carattere forte e indipendente. Ho apprezzato un po' meno invece,
il fatto che per dimostrare che le donne sono uguali agli uomini, se li porta a
letto quasi tutti. Quando parte per la sua vacanza, lasciando a casa Alain,
(Ovviamente nulla di male nell’andare via da soli) una volta sull’isola non
pensa quasi mai a Lui!!anche se dici di amarlo.
Una nota negativa è sicuramente l’aspetto
temporale del libro. In un libro di poco più di 200 pagine passano tre anni! A
mio parere il lettore non riesce a comprendere le scelte della protagonista per
questo motivo. Quando parte per l’Etiopia sembra sia diventata una santa, che
non va più a letto con nessuno. Torna e dopo poche pagine la ritrovo a letto
con Ric. La storia tra i due l’ho trovata molto contraddittoria. Bilitis che
non volva più sesso ma sola amore e affetto, va a letto con lui, dominatore, e
qui abbiamo scene hard che ho trovato anche inopportune. Lei dice di aver
trovato l’uomo perfetto per lei, ma poche pagine prima viene spiegato che lei
ha questo disturbo sessuale perché non accetta che l’uomo sia un dominatore e
che la donna debba sempre essere sottomessa.
Tutti i personaggi del libro mi sono
sembrati piuttosto anonimi, soprattutto i personaggi maschili. Appaiono fanno
la loro scena di sesso e poi non se ne parla più. Questo a mio parere è dato
dal fatto che ci sia uno spazio temporale troppo ampio, i cui accadono molte
cose, in un libro troppo piccolo.
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