Pubblicazione: 21 Maggio 2018
Genere: Narrativa
Pagine: 91
"Considera la vita come una rampa di
scale, ogni gradino ti insegna qualcosa; più sali e più diventa faticoso, ma tu
continua a salire." Ciò che un sorriso non può dire coinvolge il lettore
per l'attualità dei temi tipici degli adolescenti. Jessica, la protagonista, ne
rappresenta il prototipo, che pur tra tormenti e disillusioni, trova nell'amore
di Alberto una ragione per voltare pagina.
Buongiorno amici lettori, oggi vi parlo di
“Ciò che un sorriso non può dire”. Prima di tutto ringrazio l’autrice Francesca
Monfradini che ci ha gentilmente inviato una copia del suo romanzo.
Questo romanzo racconta li vita di
Jessica, una ragazza con molti problemi da affrontare, ma poche persone accanto
a lei con cui condividerli.
Il libro comincia da quando Jessica
frequenta le elementari, ed è già da lì che cominciano i suoi problemi. Lei si
rende conto che nella classe c’è sempre un gruppo di “bulletti” che fanno del
male e prendo in giro i propri compagni, compresa Jessica. La nostra
protagonista spera che tutto passerà, si risolverà. A casa le cose non vanno
meglio, la sua amata madre è molto malata e presto morirà. Questo è un evento
traumatico per la piccola Jessica, ma anche per il padre, che chiudendosi nel
dolore non riesce più a stare vicino alla figlia.
Arrivano così le medie, dove Jessica spera
di trovare un sorriso, ma il primo anno è davvero tremendo. Nell’estate
conoscerà un ragazzo che la farà ridere e vivere quell’infanzia felice. Una
volta tornata a scuola le cose peggioreranno, lei non riuscirà ad adattarsi ed
entrerà in un buio profondo. L’unico cosa in cui troverà conforto è la lametta.
Così comincerà a tagliarsi, spiegando il significato di ogni taglio. Quando
vede uscire il sangue vede uscire i suoi problemi. Un giorno il solito gruppo
di bulli cominci a picchiarla, ma quel giorno arriva Claudio in suo aiuto.
Claudio nasconde il suo stesso segreto, si sosterranno a vicenda, ma Jessica è
forte e vuole lottare, mente Claudio è ormai affondato in un buio senza luce.
Dopo la perdita di Claudio per Jessica
sarà difficile la ripresa. Oltre la musica la aiuta tantissimo anche la Box.
Diventa molto brava e finalmente si sente brava in qualcosa. Per Intravedere
ancora più luce aprirà una pagina Instagram dove condivide i suoi problemi e
gli altri si sfogheranno con lei. Qui conosce Alberto, ragazzo che finalmente
le farà trovare la luce e riuscirà a farla uscire da quel brutto vizio che
aveva preso.
Il romanzo è estremamente forte! Ci sono
delle parti descritte in modo molto crudo che fanno passare forte il messaggio!
Purtroppo so che esistono molti ragazzi con questo problema, e dovrebbero trovare
tutti la forza di Jessica.
Il libro però non mi ha convinto a pieno.
Il messaggio e le tematiche, molto attuali, mi sono piaciuti davvero molto.
Invece lo stile di scrittura no. L’ho trovato molto impostato, con frasi fatte,
e anche se scorrevole non mi prendeva. La giovane età della scrittrice
sicuramente le darà modo di migliorarsi e di osservare i consigli. Ci sono
molte frasi forti e belle, ma appunto impostate. Sembrano quelle belle frasi
che trovi sui social, e questo in un libro non mi fa impazzire.
Apprezzo invece molto il coraggio di
scrivere di questi argomenti in modo così diretto e crudo. La situazione di
Jessica (mi ha spiegato l’autrice) è stata creata con racconti di persone reali
e questo a pensarci fa ancora più paura.
L’inizio del romanzo ho faticato a
capirlo. Si parte da quando Jessica è piccola, per poi passare subito a quando
è più grande. Io capisco che una bambina può far fatica ad adattarsi in una
scuola, ma i pensieri della protagonista li ho trovati un po' complessi per la
giovanissima età.
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