Casa Editrice: EDT
Pubblicazione: Giugno 2012
Pagine: 208
Voto:
Buongiorno amici lettori, oggi sono qui
per parlarvi di uno dei libri acquistati al Salone del libro, La danza di ogni
giorno di Deborh Bull.
Questo è stato uno di quei libri che ti attraggono
fin da subito. Amore a prima vista. Deborah Bull è una ex ballerina del Royal
Ballet di Londra, e tuttora è direttrice creativa della Royal Opera House. Con
questo libro ci racconta attraverso una giornata di 24 ore, la vita di una
ballerina, come si struttura e come la si vive.
Personalmente questo libro lo dedico a
tutte quelle persone che amano la danza, che hanno ballato (anche solo per
poco), e che portano con se l’esperienza e l’amore per questo bellissimo sport.
Il racconto parte appunto dalle 10 e mezza
di mattina, l’inizio della giornata per una ballerina. Alle 10 e mezza ha
inizio la prima lezione di ballo. Ci viene spiegato come viene strutturata una
lezione di danza, e ripercorriamo anche delle tappe di vita della nostra
scrittrice. Ecco in questa parte mi ci sono rispecchiata moltissimo. Avendo
studiato danza per parecchi anni, anche se a livello non professionale, mi sono
comunque trovata a rivivere situazioni famigliari, perché la lezione base si struttura
in egual modo. Poi si procede con la giornata di una ballerina. Abbiamo le
prove del corpo di ballo, il pranzo, l’assolo e ruoli principali, in scena tra
mezzora, su il sipario e infine giù il sipario. Devo dire che non c’è stato
nessun punto della storia che mi abbia annoiato o non mi sia piaciuto.
Incontriamo tutte le difficoltà di una ballerina.
Nella parte dedicata al “corps de ballet”
vediamo come sia difficile per una ballerina fare parte di esso. Non sei la
protagonista assoluta del balletto, ma sei una parte fondamentale e devi
riuscire nel tuo lavoro. Un corpo di ballo perfetto non è solo quando le
ballerine riescono a muoversi all’unisono, ma è soprattutto quando tutte hanno
la stessa tecnica, la stessa espressione e riescono a trasmettere le stesse
emozioni tutte insieme. In questa parte ho scoperto una persona importantissima
che fa parte di una grande compagnia di danza. Il notatore. Esso è colui che
tramite una serie di punti, croci o linee trascrive un balletto, così che i
ballerini, una volta a casa, possono studiarlo e ricordarlo. Ma questo metodo
viene anche usato per far si che le coreografie non vengano cambiate negli anni
a seguire.
Il pranzo ci spiega come e cosa deve
mangiare una ballerina. Questa parte mi è piaciuta davvero molto, in quanto
sfata il mito che le ballerine non mangiano. Anzi ci viene spiegato bene come
una ballerina professionista abbia bisogno di cibo!! Quindi DEVE mangiare, a
determinati orari così che non le rimanga sullo stomaco mentre si esibisce a
teatro, ma deve assolutamente mangiare, oppure cadrà come una pera cotta 😉
Una delle mie parti preferite resta la
parte dedicata alle scarpette, punta e non, della danza. Ci viene spiegato come
sono nate le punte, quante paia ne usano le ballerine, come le scelgono, come
le personalizzano, davvero solo chi ha fatto danza può capire l’amore per
quelle piccole scarpette (anche se ti uccidono i piedi).
Arriviamo alle prove generali dove tutti
ballano insieme per la prima volta. I primi ballerini e il corpo di ballo. E
qui vediamo le emozioni che ci descrive Deborah, davvero uniche e intense. La
parte prima dello spettacolo è molto importante, qualsiasi ruolo una persona
ricopra. Vediamo anche il lato tecnico, quindi la preparazione del palco, e
devo dire che è molto interessante. Io personalmente le esibizioni che ho affrontato
sono stati i saggi di fine anno, e qualche piccolo spettacolo per le feste
della città. Ma l’adrenalina che si ha prima di salire sul palco è
indescrivibile! I momenti in teatro sono un ricordo bellissimo! Insieme alle
mie amiche a provare mille volte quel passo che non riesce mai, a ridere, a
fare riscaldamento e a sperare di non fare figure di merda. La parte
migliore era il trucco. Ricordo quando per un balletto “stile afro” ci siamo
colorate tutta la faccia e cotonate tutti i capelli. Ahah Ci dilettavamo a
rendere unico e nostro ogni piccolo pezzo che danzavamo. Anche se ha livelli professionali si ha molto
più preoccupazione l’ansia da palcoscenico è in comune tra tutti.
Arriviamo al balletto dove giochi tutte le
tue carte, e infine si chiude il sipario. L’ansia è passata, tutto è stato
svolto ci saranno ovviamente i saluti e i complimenti e arriva il momento di
mettersi la felpa e ritirare tutto per tornare verso casa.
Cos’altro dire questo è un libro che unisce
la pura danza con il piacere di leggere e non posso che consigliarvelo!!
Soprattutto se amate la danza!
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