Casa editrice: Garzanti Libri
Pubblicazione: 19 aprile 2018
Genere: Narrativa
Pagine: 416
Tre ragazzi. Ventiquattr’ore.
Una macchina rubata. Una fuga. Una promessa. Perché ci sono attimi che
contengono la forza di una vita intera. Così intensi da sembrare infiniti. È un
susseguirsi di quei momenti che Filippo Maria vive il giorno in cui, per la
prima volta, riesce a rispondere a tono al professore di fisica che lo umilia
da sempre. Appena fuggito da scuola vuole solo raggiungere Giorgio, il suo
migliore amico che, immobile di fronte a una chiesa, si chiede perché non sia
ancora riuscito a piangere al funerale del fratello. Poco dopo incontrano una
ragazza che corre a perdifiato: è Clo. Basta uno scambio di sguardi e i tre si
capiscono, si riconoscono, si scelgono. La voglia di vivere e di cambiare che
hanno dentro è palpabile, impressa nei loro volti. Si scambiano una promessa:
ognuno di loro farà quell’unica fondamentale cosa che, di lì a vent’anni, si
pentirebbe di non aver fatto. Anzi, lo faranno insieme: Clo sa come aiutarli.
Basta scrivere su un biglietto cosa li renderebbe felici. Lei ne ha uno zaino
pieno, di motivi per cui vale la pena vivere: le nuvole quando sembrano panna o
l’odore della carta di un libro... Ora spetta a Giorgio e Filippo trovare il
loro motivo speciale per cominciare a vivere senza forse, senza dubbi, senza
incertezze. Ma non sempre chi ci è accanto è sincero del tutto. Clo non riesce
a condividere con loro la sua più grande speranza per il futuro. Perché a
diciassette anni è difficile lasciarsi guardare dentro e credere che esista
qualcuno pronto ad ascoltare i segreti che non siamo pronti a rivelare. Per farlo
non bisogna temere che la felicità arrivi per davvero e afferrarla.
75. Leggere a qualcuno che ti
ascolta con attenzione un pezzo di un libro che ti ha colpita.
Caro Enrico Galiano… ma mi
spieghi come fai? Come fai ad arrivare così dritto al cuore con poche e
semplici parole? Che poi tanto semplici non lo sono nemmeno… come fai a
regalare emozioni così talmente uniche da lasciare un vuoto dentro? Come fai a
far sbocciare un sorriso che una banale frase? Me lo sai spiegare?
Caro Enrico Galiano, hai
scritto due libri, uno più bello dell’altro, con storie all’apparenza semplici
ma che dietro nascondono significati enormi. E hai fatto proprio centro, anche
questa volta.
Caro Enrico Galiano non ho
dubbi sul fatto che tu sia un grande scrittore, nato per comunicare qualcosa
alle persone. Come non ho subbi sul fatto che dopo questa ulteriore conferma tu
sia il mio attuale autore preferito.
Amici lettori, spero di
trovare le parole adatte per descrivervi questo capolavoro. Spero di
trasmettervi almeno in parte le emozioni che ho provato. Spero di convincervi
che vale la pena di leggere questo libro.
Enrico Galiano aveva
affascinato tutti con il suo romanzo d’esordio, un romanzo d’amore. Con questo
libro l’autore ci dimostra che “amare” non è soltanto quel sentimento fra due
amanti, amare è molto di più. È un’amicizia che dura da anni, ma anche una
appena nata. Amare è stare bene con sé stessi e con chi non ti aspettavi. Amare
è coraggio ma anche paura.
Tutta la vita che vuoi è la
storia di un giorno di primavera. Il 18 aprile 2015. Un giorno in cui tre
ragazzi si incontrano e cambiano letteralmente le loro vite. Clo, Giorgio e
Filippo Maria. Diversi eppure così uguali. Giorgio e Filippo si conoscono giù
da tempo, mentre Clo arriva all’improvviso travolgendoli completamente.
Ho amato Clo. È una ragazza
piena di energia che non si lascia intimorire da niente e nessuno. Una ragazza
che quando vede qualcosa di bello se lo segna per non dimenticarselo, perché “un
solo attimo può contenere tutta la forza dell’infinito”. Così li segna su dei
foglietti numerati, che ogni tanto quando è triste rilegge.
Ma in realtà ho amato tutti e
tre questi protagonisti, raccontati così bene dalle parole di Enrico da
renderli veri. tre protagonisti che il 18 aprile del 2015 si scontrano mentre
sono intenti a scappare.
Clo scappa da una rapina
appena commessa.
Giorgio scappa dal funerale di
suo fratello.
E Filippo Maria scappa da
quella scuola che lo rende così insicuro.
Si incontrano e niente sarà
più come prima.
Insieme decidono che quel
giorno, faranno quella cosa per cui tra 20 anni non potranno pentirsi di non
aver fatto. Quella cosa più importante di tutte le altre.
Il libro quindi si sviluppa
tutto intorno a questa decisione, narrando gli avvenimenti del 18 aprile. E naturalmente
succederà davvero di tutto…
L’ho letto tutto d’un fiato e
non vedevo l’ora di sapere che fine avrebbero fatto quei tre ragazzi. Sono rimasta
però abbastanza insoddisfatta del finale, e sto ancora decidendo se sia stata
una giusta fine la loro. Penso che l’idea dell’autore sia stata quella di
lasciarsi la “una porta aperta” per il futuro. Infatti questo libro potrebbe
avere benissimo un seguito, oppure rimanere lì in quel limbo di mistero e
bellezza che circonda le ultime parole dell’autore. Da una parte mi piace il
fatto di potermi immaginare quello che voglio, ma dall’altra parte sento che
questa bellissima storia è rimasta un po’ incompleta.
Mi ha entusiasmata anche la
lettera posta alla fine del libro, che lo stesso Enrico Galiano scrive proprio
alla sua protagonista Clo, davvero molto intensa e toccante.
Enrico Galiano colpisce
ancora! Un’amicizia che sa di amore e ti lascia il segno dentro. Come un
arcobaleno dopo la tempesta.
E consiglio a tutti la
lettura, perché proprio in quei momenti in cui ero immersa nelle sue pagine,
per attimo, anche se per finta, smetteva di piovere.
Wow 💟💟💟💟💟💟💟💟💟
RispondiElimina